Home NOTIZIE TECNOLOGIA Threads, il nuovo social Meta vicino al nuovo aggiornamento: cosa cambia

Threads, il nuovo social Meta vicino al nuovo aggiornamento: cosa cambia

Threads è il nuovo social sulla bocca di tutti. Lanciato da Meta, l’azienda di Instagram, Facebook e WhatsApp, ha l’obiettivo di soppiantare Twitter. Meta sta già lavorando su un aggiornamento che promette di migliorare ulteriormente l’esperienza degli utenti su Threads, il suo nuovo social.

Nonostante il lancio recente, Threads ha già riscosso un notevole successo e gli sviluppatori sono pronti a rispondere alle richieste degli utenti per rendere l’applicazione ancora più completa. Adam Mosseri, amministratore delegato di Instagram, ha dichiarato che il team di ingegneri sta lavorando su diverse nuove funzionalità richieste dagli utenti.

Threads, cosa cambierà

Una delle richieste più frequenti è quella di avere un feed dedicato esclusivamente ai post degli account seguiti. Mosseri ha confermato che questa funzione è in fase di sviluppo, rispondendo direttamente alla richiesta avanzata dallo youtuber Marques Brownlee. Anche il CEO Mark Zuckerberg ha mostrato il suo sostegno, rispondendo con un pollice in su all’emoji di Brownlee.

Oltre alla funzione di feed personalizzato, sono previste altre interessanti novità per Threads. Una di queste è la possibilità di modificare i post, una funzionalità già presente su Instagram e Facebook. Inoltre, sarà introdotta l’opzione di tradurre i post in diverse lingue e sarà possibile passare facilmente da un account Thread all’altro.

Nonostante il successo iniziale di Threads, si tratta ancora di una versione preliminare del social network, destinata a migliorare ulteriormente nel corso delle prossime settimane. Meta è impegnata nel continuo sviluppo dell’applicazione per soddisfare le esigenze degli utenti e offrire un’esperienza sempre più completa e coinvolgente.

Nel frattempo, è emersa la notizia che Twitter sta valutando la possibilità di citare in giudizio Meta per quanto riguarda Threads. L’accusa si basa sul presunto sfruttamento di ex dipendenti di Twitter per lo sviluppo della piattaforma.