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Roma, uno shop centre per aiutare chi è in difficoltà – IL SERVIZIO

Qui la copertina della puntata di Extra “Roma, uno shop centre per aiutare chi è in difficoltà.”

“Siamo il paese che si lamenta per le poche nascite, che considera i figli un dono, che esprime critiche pesanti come sentenze quando una mamma rinuncia al proprio piccolo. Ma la realtà è che spesso, oggi, avere un bebè in Italia rischia di diventare un lusso. Certo la gioia è immensa quanto l’amore ma la nascita deve presto fare i conti anche con i problemi di gestione che spesso si accompagnano: spese ingenti per prodotti essenziali ma molto costosi, servizi inadeguati, la difficoltà a conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia

Nulla di nuovo in Italia: ma se tutto questo è già un problema per quelle coppie che magari hanno un lavoro o possono comunque contare su una famiglia di origine in grado di supportarle nella gestione della prole, la situazione si complica quando parliamo di nuclei meno abbienti, non necessariamente immigrati, oppure mamme single che non hanno un lavoro e talvolta neppure un partner disposto a prendersi cura del bambino. Sono situazioni che raramente fanno notizia ma che sono drammaticamente presenti e alle quali solo in parte le istituzioni riescono a garantire risposte adeguate: a quel punto l’unica soluzione arriva dal terzo settore, che ormai è abituato e organizzato per supplire alle carenze del pubblico.

L’ultimo esempio virtuoso arriva da Roma e nasce dall’impegno dell’associazione Salvamamme che da anni cerca di portare aiuti concreti e conforto umano a chi rischia di andare in difficoltà davanti al dono della maternità: in via Antonio Pacinotti 18, in zona Marconi, da alcuni giorni è aperto il più grande e permanente “Shop Centre” sociale d’Europa a sostegno di almeno 1.000 famiglie in difficoltà accolte dal progetto solidale. Un negozio di 700 metri quadrati che propone vestiario di qualità e accessori, per chi ne ha bisogno: mamme ma anche famiglie italiane e straniere, donne vittime di violenza, persone senza fissa dimora, pensionati o pazienti ricoverati in ospedale. Per loro la possibilità di fare shopping tra capi di abbigliamento ma anche altri prodotti nuovi e utili ma che possono talvolta diventare proibiti per chi non ha un reddito adeguato. Il progetto, reso possibile grazie anche alla Croce Rossa, rappresenta un ulteriore presidio a favore delle frange più fragili della popolazione e si affianca anche ad altri servizi importanti come il sostegno alimentare.”

Per rivedere la puntata integrale clicca qui: PUNTATA EXTRA.