“Aiuto mi inseguono”. Il grido disperato di un ragazzo terrorizzato e ricoperto di sangue è stato raccolto da un sanitario fuori servizio che lo ha soccorso mentre cercava aiuto tra le auto all’Aurelio.
La storia però inizia la notte prima in un appartamento a Civitavecchia dove il ragazzo è stato sequestrato e torturato a fine aprile da 2 uomini, un 29enne e un 33enne. Una notte di violenze atroci fino a quando la vittima è riuscita a scappare lanciandosi da un’auto in corsa e trovando soccorso tra i passanti.
Fugge dagli aguzzini e cerca soccorso tra le auto: “Aiutatemi mi inseguono”
Il giovane prima di essere trasportato al pronto soccorso, ha detto agli agenti della Sezione Volanti, intervenuti sul posto di essere inseguito da due uomini che lo minacciavano con un coltello.
Sono stati poi gli investigatori del XIII Distretto Aurelio a raccogliere la deposizione completa della vittima che ha raccontato delle violenze subite durante la notte in un appartamento di Civitavecchia. Il ragazzo ha quindi spiegato di essere stato caricato in una macchina e portato fino a Roma dove era riuscito a fuggire.
Sono quindi scattate le indagini degli agenti di Civitavecchia in sinergia con i colleghi di Roma, e i due criminali sono stati individuati e arrestati. Dovranno rispondere in concorso di sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina aggravata, tortura, lesioni personali gravi e l’indebito utilizzo di carte di credito in danno di un coetaneo civitavecchiese.
Gli arrestati devono, inoltre, rispondere di possesso ingiustificato di armi, detenzione ai fini di spaccio di cocaina e dell’incendio doloso di un appartamento, avvenuto nei giorni scorsi a Civitavecchia e su cui stavano indagando gli agenti del Commissariato di viale della Vittoria. Entrambi sono stati portati nel carcere di Civitavecchia.
(eg)
