Home NOTIZIE CRONACA Roberto Spada, sequestrato appartamento ad Ostia occupato abusivamente da decenni

Roberto Spada, sequestrato appartamento ad Ostia occupato abusivamente da decenni

Un fotogramma tratto dal video della trasmissione Rai Nemo Nessuno Escluso

Sequestrata questa mattina la casa popolare di Ostia occupata da Roberto Spada. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno dato esecuzione a un provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Roma che dispone il sequestro preventivo di un appartamento di via Guido Vincon occupato abusivamente da una donna e dal suo compagno, Roberto Spada esponente di spicco della criminalità del litorale romano e già condannato – tra l’altro – per la testata al giornalista Daniele Piervincenzi davanti alla palestra ad Ostia nel 2017.

L’attività costituisce l’epilogo dell’intenso monitoraggio e controllo del territorio da parte dei reparti dell’Arma dei Carabinieri, avviato anche a seguito del deferimento della coppia all’Autorità Giudiziaria – durante lo scorso mese di marzo – per il reato di furto aggravato di energia elettrica posto in essere mediante allaccio diretto dell’appartamento oggetto di sequestro alla rete di fornitura del gestore.

I successivi approfondimenti, condotti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ostia, hanno consentito di accertare che Spada e la compagna, oltre a sottrarre energia elettrica, non disponevano di alcun titolo che li legittimasse ad abitare l’appartamento di via G. Vincon, gestito dal Comune di Roma per far fronte all’emergenza abitativa.

Appartamento occupato dal 2006

Avrebbero quindi maturato un debito nei confronti dell’Ente pari a 43.355,56 euro per le indennità di occupazione non versate e pari a 11.063 euro nei confronti della società gestore della rete elettrica, per l’energia non contabilizzata.

I due, infatti, sulla base di quanto sinora emerso avrebbero ottenuto la disponibilità dell’immobile nell’anno 2006, a seguito di uno “scambio” concordato con la precedente occupante abusiva, la quale a sua volta si sarebbe trasferita in un altro appartamento offertole dagli indagati e da loro anch’esso illegittimamente occupato. Operazione secondo gli inquirenti finalizzata presumibilmente a ricongiungere la coppia con l’originario nucleo familiare, nello stabile di via Vincon.

Il complesso delle risultanze investigative consentiva al GIP del Tribunale di Roma di disporre il sequestro preventivo dell’immobile, finalizzato allo sgombero e alla restituzione all’Ente gestore per l’assegnazione, secondo le procedure previste dalla normativa per la finalità di pubblico interesse sottesa alla gestione del patrimonio immobiliare.

(eg)