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Obesità infantile: in Italia lo è 1 bambino su 10, e 1 su 5 in sovrappeso. I Pediatri plaudono il Ministro Schillaci

La Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) plaude alle dichiarazioni del Ministro Schillaci sull’importanza della prevenzione intesa come corretta e sana alimentazione e contrasto alla sedentarietà, rilasciate oggi in occasione della presentazione della Giornata Mondiale dell’Obesità del prossimo 4 marzo.

La FIMP: “Noi pediatri siamo quotidianamente impegnati nell’educazione sanitaria delle famiglie affinché i nostri ragazzi possano crescere sani”

 Dal canto suo Antonio D’Avino, presidente della FIMP, tiene a rimarcare che “Noi pediatri siamo quotidianamente impegnati nell’educazione sanitaria delle famiglie affinché i nostri ragazzi possano crescere sani. La promozione e il sostegno all’adozione di corrette abitudini, fin da piccolissimi, è parte integrante del DNA della nostra Professione” .

La FIMP: “Il Pediatra di Famiglia, insieme ai genitori, valuta anche lo stile di vita, inteso come alimentazione e attività fisica e/o sportiva”

 “Attraverso i cosiddetti “Bilanci di Salute” – prosegue l’esperto –  i Pediatri di Famiglia realizzano periodicamente visite programmate che coinvolgono i bambini dalla nascita fino all’adolescenza. Il Pediatra di Famiglia, insieme ai genitori, valuta lo sviluppo e la salute complessiva dei più piccoli, ma anche lo stile di vita, inteso come alimentazione e attività fisica e/o sportiva”. Dunque, conclude D’Avino, “Non possiamo che esprimere al Ministro della Salute la piena disponibilità e supporto dei Pediatri di Famiglia per un confronto operativo al fine di rafforzare le strategie per promuovere la prevenzione in età pediatrica e adolescenziale”.  

L’Italia è tra i Paesi europei con i valori maggiori di eccesso ponderale in età scolare, con circa 1 bambino su 10 obeso e 1 su 5 in sovrappeso.

Obesità infantile, ecco i dati elaborati dal sistema di sorveglianza nazionale ‘OKkio alla SALUTE’

OKkio alla SALUTE è un sistema di sorveglianza nazionale promosso e finanziato dal Ministero della Salute/CCM e coordinato dal CNaPPS, Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con tutte le Regioni e il Ministero dell’Istruzione.

Raccoglie informazioni sugli stili di vita dei bambini della scuola primaria, sul loro stato ponderale e sulle iniziative scolastiche riguardanti la nutrizione e il movimento.

Dall’anno della sua istruzione, OKkio alla SALUTE ha realizzato sei raccolte dati (2008/9, 2010, 2012, 2014, 2016 e l’ultima nel 2019) che sono anche parte integrante dell’iniziativa della Regione Europea dell’OMS – Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI).

I dati raccolti nel 2019 sull’Obesità infantile 

Con un campione di 53.273 bambini iscritti, suddivisi in 2.735 classi, e con la collaborazione di 50.502 genitori, il sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE ha raccolto i seguenti dati:

  1. bambini in sovrappeso sono il 20% tra i maschi e il 20,9% tra le femmine, con una media del 20,4%;
  2. bambini obesi sono il 9,9% tra i maschi e il 8,8% tra le femmine, con una media del 9,4%;
  3. i bambini gravemente obesi rappresentano il 2,4%, precisamente il 2.3% tra i maschi e il 2,6% tra le femmine;
  4. il 68% dei maschi è risultato normopeso, contro il 68,4% delle femmine;
  5. bambini sottopeso sono l’1,9%, con l’1,4% tra i maschi e l’1,9% tra le femmine.
obesità infantile

Per la definizione dello stato ponderale nei bambini, OKkio alla SALUTE utilizza i valori soglia dell’International Obesity Task Force (IOTF).

I dati peggiori si registrano nelle regioni del Sud Italia, come mostra questo grafico.

obesità infantile

Obesità infantile: quali sono i fattori di rischio? 

Il sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE non si limita solo a registrare numeri e percentuali, ma ha analizzato anche i comportamenti e lo stile di vita dei bambini, evidenziando alcuni fattori di rischio molto significativi della condizione in cui versano.

Obesità infantile: le cattive abitudini alimentari dei bambini 

Il primo elemento di valutazione del rischio riguarda l’alimentazione e le abitudini alimentari dei bambini. 

Ecco cosa emerge dai dati OKkio alla SALUTE: 

  • colazione: non fa colazione quotidianamente l’8,7% dei bambini. Fa una colazione non adeguata, ossia sbilanciata in termini di carboidrati e proteine, il 35,6% dei bambini;
  • merenda abbondante: il 55,2% dei bambini consuma una merenda di metà mattina abbondante e di conseguenza non adeguata;
  • consumo quotidiano di bevande zuccherate/gassate: il 25,4% consuma quotidianamente bibite zuccherate/gassate;
  • consumo non quotidiano di frutta e/o verdura: il 24,3% consuma frutta e/o verdura meno di una volta al giorno;
  • consumo di legumi: i legumi sono consumati dal 38,4% dei bambini meno di una volta a settimana;
  • snack dolci e salati: Il 48,3% dei bambini consuma snack dolci più di 3 giorni a settimana. Gli snack salati sono consumati più di tre giorni a settimana dal 9,4% dei bambini.

L’abitudine a non consumare la prima colazione o a consumarla in maniera inadeguata persiste negli anni, così come la fruizione di una merenda abbondante di metà mattina. 

Il consumo non quotidiano di frutta e/o verdura dei bambini, secondo quanto dichiarato dai genitori, rimane elevato; diminuisce, invece, l’assunzione giornaliera di bevande zuccherate e/o gassate.

obesità infantile

Obesità infantile: attività fisica e sedentarietà

Il secondo fattore di rischio riguarda l’attività fisica e la sedentarietà, due parametri molto importanti.

Ecco la situazione:

  • il 20,3% dei bambini non ha svolto attività fisica il giorno precedente l’indagine;
  • il 73,6% dei bambini non si reca a scuola a piedi o in bicicletta;
  • il 43,5% dei bambini ha la TV nella propria camera da letto;
  • il 44,5% dei bambini trascorre più di 2 ore al giorno davanti a TV e/o videogiochi/tablet/cellulare.

La promozione dell’attività fisica e la diminuzione della sedentarietà contribuiscono a migliorare lo stato di salute e il benessere psicologico dei bambini.

Negli anni gli indicatori di OKkio alla SALUTE riferiti all’attività fisica e alla sedentarietà sono tendenzialmente stabili; un’eccezione è rappresentata dalla prevalenza dei bambini che trascorrono più di 2 ore al giorno davanti a vari dispositivi che nel 2019 risulta in aumento.

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Obesità infantile: il riposo e le ore di sonno 

Infine, il sistema di sorveglianza ha acquisito dati anche relativi alle ore di sonno che i bambini trascorrono ogni notte. 

È emerso che il 14,4% dei bambini, secondo quanto riportato dai genitori, dorme meno di nove ore a notte.

Obesità infantile: condizione di eccesso ponderale e percezione delle madri

Sembra un luogo comune, eppure i dati confermano la tendenza delle madri a ritenere i propri figli “sciupati”.

Infatti, i dati acquisiti ci dicono che il 40,3% dei bambini in sovrappeso o obesi è percepito dalla madre come sotto-normopeso.

Tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 69,9% pensa che la quantità di cibo assunta dal proprio figlio non sia eccessiva.

Il 59,1% delle madri di bambini fisicamente poco attivi ritiene che il proprio figlio svolga attività fisica adeguata.

Max