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Caso Orlandi, il rinvio del voto sulla commissione d’inchiesta. Prossimo appuntamento il 20 marzo

Fibrillazioni tra i partiti sulla commissione parlamentare d’inchiesta sul caso di Emanuela Orlandi, scomparsa il 22 giugno 1983 e mai più ritrovata. Nessuna retromarcia, specifica il governo. Si va avanti.

Per un attimo era sembrato che il governo volesse frenare per non ripartire sulla questione, ma il tutto si è esaurito in una mezza giornata. Una notizia era stata filtrata dalla Camera a fine mattinata che la commissione Affari costituzionali aveva rinviato il voto sull’istituzione della commissione Bicamerale sul caso – accorpato anche il caso di Mirella Giorgi, scomparsa anche lei 40 anni fa.

Tornando alla scorsa settimana, era stata scelta la proposta di legge del deputato Francesco Silvestri (M5S),ma ora è tornata in discussione. A rinviare i lavori, secondo le prime indiscrezioni, era stato il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, che aveva chiesto il rinvio a nome dell’esecutivo “per approfondimenti”. Si è alzato un polverone tra i parlamentari della sinistra.

«Sono sorpreso della richiesta del governo di un rinvio del voto sulla Bicamerale di inchiesta. Era da qualche settimana che ne discutevamo in commissione e la richiesta è arrivata proprio al momento del voto», ha dichiarato Roberto Morassut (Pd). «Il governo chiede di attendere per l’istituzione della Commissione d’inchiesta, ma non ne spiega le ragioni. Questa scelta incomprensibile danneggia le famiglie di queste due ragazze e tutti i cittadini che chiedono di fare luce», dice Silvestri dal M5S, mentre Filiberto Zaratti di Verdi e sinistra, ha specificato come «è a dir poco inconsueto che il governo freni sull’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta. Possiamo accettare un rinvio di qualche giorno, non di più».

La tempesta è rientrata quando durante la conferenza dei capigruppo di Montecitorio è stato annunciato che la discussione generale in Aula avverrà lunedì 20 marzo. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha voluto smentire un suo presunto ruolo di sospensore dell’esame del disegno di legge sulla Bicamerale. Tramite una nota di Palazzo Chigi ha affermato che il Sottosegretario «di recente ha incontrato il fratello di Emanuela Orlandi, manifestando la piena disponibilità del governo a fare piena luce sulla vicenda.»

(S)