Home NOTIZIE ATTUALITÀ Niente tavoli esterni per Crazy Pizza di Briatore. Scoppia la polemica

Niente tavoli esterni per Crazy Pizza di Briatore. Scoppia la polemica

L’imprenditore Flavio Briatore ha investito su Roma aprendo il Crazy Pizza in via Veneto. Si è visto però negare dalla Soprintendenza e dalla Polizia Locale la proroga dell’occupazione di suolo pubblico per posizionare i tavoli e le sedie. Questo lo ha portato a fare ricorso al Tar e, successivamente, a perderlo.

Chiunque ricorderà come il Municipio I è stato al centro di polemiche per i cosiddetti “dehor selvaggi”, il progetto di Briatore è di fatto stato bocciato perché la posizione dei tavolini intralciava i pedoni. Nell’aprile del 2022 aveva infatti presentato una richiesta di osp, occupazione di suolo pubblico che però ha ricevuto un parere negativo. “In Italia non si riesce lavorare”, ha detto in uno sfogo. Per cui ha presentato ricordo al Tar che però lo ha rigettato dichiarandolo “improcedibile”.

Da qui è scattata la polemica che riguarda anche la necessità di un nuovo regolamento in proposito. Le domande dei permessi vengono analizzate caso per caso, come quella di Briatore che però è stata rigettata. Di fatto a seguito di quanto accaduto hanno risposto sia la presidente Bonaccorsi sia la giunta Gualtieri tramite Alessandro Onorato, assessore al Turismo, Grandi eventi, Moda e Sport di Roma Capitale.

“C’è un procedimento in corso, la situazione è da valutare – ha detto Bonaccorsi – Abbiamo in calendario un incontro per il rispetto delle norme, è necessario lavorare in maniera serena per il rilancio di via Veneto”. Onorato invece ha incalzato dicendo che “Il rilancio di via Veneto passa attraverso il ritorno del turismo,  l’apertura di nuovi locali e dei nuovi alberghi 5 stelle lusso. Riguardo alla vicenda del Crazy Pizza, nel rispetto delle norme e del codice della strada, con la collaborazione del I Municipio e grazie all’impegno della presidente Bonaccorsi, verrà trovata la soluzione più giusta. È inimmaginabile che via Veneto ritorni ai fasti del cinema, della moda e cultura degli anni d’oro senza il rilancio dei bar e dei locali sulla via”.