Home NOTIZIE CRONACA Emanuela Orlandi, la magistratura del Vaticano riapre il caso

Emanuela Orlandi, la magistratura del Vaticano riapre il caso

emanuela orlandi manifesti

Sono passati quasi quarant’anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi e ieri il Vaticano ha riaperto il caso. Il promotore della giustizia vaticana Alessandro Diddi, insieme alla Gendarmeria, hanno deciso di riprendere in mano il caso e riaprire le indagini.

Tutta la Santa Sede è stata scossa da questa vicenda, comprese le sue massime istituzioni. Tutt’ora il caso scuote ancora le coscienze anche per via del percorso giudiziario e investigativo che ha sfiorato delle ipotesi per lo più inquietanti. Per quel che si è appreso l’iniziativa è legata alle istanze presentate da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela.

Come spiega Adnkronos, si ripartirà dai dati processualmente acquisiti, si darà seguito a nuove piste senza abbandonare le vecchie e non si tralascerà alcun dettaglio a partire da quel pomeriggio del 22 giugno 1983 quando Emanuela, figlia di un dipendente vaticano, scomparve nel nulla.

L’obiettivo è quello di passare al setaccio documenti, fascicoli, segnalazioni, informative e testimonianze. “Siamo contenti dei nuovi accertamenti dell’autorità vaticana. Abbiamo presentato due denunce, la prima nel 2018 e la seconda nel 2019. Non so su quale base abbiano aperto, lo abbiamo appreso dagli organi di stampa. Siamo curiosi di saperne di più anche noi. Reputo che la famiglia Orlandi sarebbe dovuta essere avvisata un po’ prima”, spiega l’avvocato Laura Sgrò legale della famiglia Orlandi.

Per il 14 gennaio il fratello Pietro ha organizzato un sit in per Emanuela dalle 16.30 alle 18.30 a Largo Giovanni XXIII. “Noi non rinunceremo mai – scrive Pietro Orlandi – e continueremo fino alla fine a pretendere verità e giustizia , lo dobbiamo a Emanuela e a tutte le vittime della crudeltà umana”. Poi, ancora, su Facebook: “Il silenzio è anche nel non voler collaborare, non voler aprire un’inchiesta interna, respingere le rogatorie internazionali per ascoltare alcuni prelati, non voler incontrarci nonostante diciamo che abbiamo nuovi elementi, dire che Emanuela sta in cielo (un modo delicato per dire è morta) nonostante dica che io spero sia viva”.