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Roma, il passaggio del turno di decide con il Ludogorets. E Mourinho si scusa con Belotti

Era fondamentale vincere per mantenere vive le speranze di qualificazione ai sedicesimi di Europa League. La Roma c’è riuscita, superando l’Helsinki in trasferta per 2-1 grazie alla rete di Abraham e all’autogol di Hoskonen. Il secondo posto del girone, stradominato dal Betis Siviglia, è in palio nella prossima sfida che vede i giallorossi affrontare all’Olimpico il Ludogorets.

Mourinho, al termine della gara, ha analizzato ai microfoni di Sky Sport la vittoria, caratterizzata anche da alcuni episodi, come il gol annullato agli avversari: “Le regole sono chiare: gli arbitri hanno le loro indicazioni, quando vengono a favore ci piacciono e viceversa no. C’è stata una evidente manata su Cristante”.

Ha aggiunto il portoghese: “Oggi non avevamo molto da giocarci ma sono orgoglioso per il risultato. Avevo problemi in ogni zona del campo e tante assenze, ho messo un esordiente di 18 anni. Volpato? Volevamo giocare in maniera diversa, per questo abbiamo scelto lui che non è più un ragazzo della Primavera ma si allena sempre con noi. Sta crescendo e ha qualità. Bove è pronto da un anno e mezzo: grande professionalità e capisce tutte le dinamiche. Per fare il 5-3-2 c’era solo Faticanti, lui è ancora un Primavera ma è entrato bene. Mi sono scusato con Belotti perché si è scaldato e non l’ho fatto entrare. E il Gallo oggi non ha potuto cantare”.

In conclusione, Mourinho parla dell’abitudine della sua squadra a giocare scontri diretti: “Sono partite utili, ci siamo messi in una situazione con pressione dopo la sconfitta contro il Ludogorets e maggiormente quando abbiamo perso contro il Real Betis. Avevamo l’obbligo morale di vincere anche per la gente di Roma che deve risparmiare quanti più euro possibile per vedere vincere la Roma anche qui”, ha concluso.

G.