La Procura capitolina ha aperto un’inchiesta sulle scritte contro il neo presidente del Senato Ignazio La Russa apparse nei giorni scorsi in diversi quartieri di Roma. Si ipotizzano i reati di minaccia e oltraggio a un Corpo politico. L’indagine, avviata dopo le informative della Digos e dei carabinieri, è coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino.
Le scritte comparse a Roma contro La Russa
Sono tre gli episodi al vaglio degli inquirenti: la scritta “La Russa Garbatella ti schifa” con stella a cinque punte comparsa sabato scorso sulle serrande della sede di Fratelli d’Italia nel quartiere Garbatella, lo striscione con il nome di La Russa scritto capovolto, alto un metro e lungo sei, appeso sul passetto pedonale in via degli Annibaldi, a pochi metri dal Colosseo. L’ultima scritta sulla quale si indaga è comparsa nella notte tra sabato e domenica sulle mura dell’Acquedotto Alessandrino. Nella zona di Torpignattara, sulle mura dell’acquedotto qualcuno ha scritto con la vernice spray nera “La Russa boia speriamo che tu muoia”. Firmata con la A cerchiata, simbolo degli anarchici.
Condanna unanime dalla politica subito dopo le prime scritte. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha dichiarato: “Le scritte in una sede romana di Fdi e lo striscione contro il neo presidente del Senato La Russa sono gesti che vanno condannati senza esitazione, Roma è città aperta che ha tra i suoi valori fondanti tolleranza e rispetto delle diversità”. (eg)