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Roma, la città è una giungla per via del diserbo in ritardo

In uno dei quartieri più popolosi di Roma, i marciapiedi sono infestati  dalle erbacce, dai rami non potati e dai cespugli che invadono le strade.

L’assessore all’Ambiente del VII Municipio, Estella Marino, racconta: «Con i fondi a disposizione siamo riusciti a ripulire solo il 40 per cento delle strade». In uno dei quartieri più popolosi di Roma, i marciapiedi sono infestati  dalle erbacce, dai rami non potati e dai cespugli che invadono le strade.

In via Monza, nel quartiere Appio, la situazione è arrivata quasi al limite a tal punto da vedere alcuni condomini della zona rimuovere di propria iniziativa la vegetazione infestante. Purtroppo però l’attivismo civico non basta più. In via Terni invece le piante grasse si sono arrampicate alle serrande dei negozi. Invece vicino Villa Fiorelli gli alberi secchi si confondono ai rifiuti abbandonati intoro ai cassonetti.

«In Campidoglio il diserbo è partito con un po’ di ritardo – afferma Estella Marino, assessore all’Ambiente nel VII Municipio – A luglio noi abbiamo anticipato i lavori con fondi a nostra disposizione, ma siamo riusciti a coprire il 40 per cento delle strade e ci siamo dovuti fermare». Per di più «abbiamo lavorato tre mesi utilizzando le nostre ditte e attinto alle risorse che avevamo, ma ora si sono quasi esaurite e abbiamo chiesto al Comune un ulteriore stanziamento: le assessore Sabrina Alfonsi (Ambiente) e Silvia Scozzese (Bilancio) si sono mostrate disponibili». Torre Spaccata è una delle zone più disastrate da questo punto di vista. «Era una giungla, senza contare che da quando è stata annessa al nostro territorio, parliamo di 20 mila abitanti, la spesa e il personale sono rimasti invariati».

Della gara per il diserbo in 16 lotti, è partita il 12 settembre ed è stata realizzata solo la prima parte di lavori.