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Caso di via Poma, il Comune di Roma dedica una piazza a Simonetta Cesaroni

Il comune di Roma ha deciso di dedicare una piazza a Simonetta Cesaroni, la ventenne uccisa con 29 coltellate in via Poma il 7 agosto 1990. Inizialmente era stato pensato a Largo della Gancia, ma è stato scelto un altro luogo: i giardini in piazza Monte Grappa nel quartiere Della Vittoria.

La modifica della zona è dovuta al fatto che il “comitato Mazzini” ha sottolineato come la scelta di Largo della Gancia era una scelta complicata inviando una lettera all’assessore alla cultura Gotor. La prima difficoltà era dal punto di vista burocratico. Nella lettera infatti hanno scritto che si è riflettuto «su tutte le devastanti complicazioni burocratiche in cui eventualmente incorrerebbero decine di famiglie incolpevoli Voi che certamente hanno altri problemi da affrontare che non quelli di entrare nelle sataniche burocrazie italiane per cambiare il loro indirizzo su tutti i documenti.»

C’è anche una questione toponomastica che intralciava la decisione di dedicare la piazza a Simonetta Cesaroni a Largo della Gancia. « ci sarebbe poi da chiedersi perché, essendo stata la povera vittima uccisa in Via Carlo Poma, sia stato selezionato largo della Gancia per la rinominazione: forse si ignorava che il convento della Gancia fosse stato sede della rivolta della Gancia in cui tanti patrioti risorgimentali persero la vita.»

Antonio Stampete, assessore e promotore dell’iniziativa, ha dichiarato che « la targa riporterà la didascalia “vittima di violenza”. Il 5 novembre, data di nascita della vittima, ci sarà l’inaugurazione. Roma ricorda Simonetta Cesaroni con la speranza che si arrivi alla verità.»