Home NOTIZIE ATTUALITÀ Roma, dove spostiamo i profughi ucraini? Dopo le proteste si cercano alternative...

Roma, dove spostiamo i profughi ucraini? Dopo le proteste si cercano alternative agli hotel

È iniziata la “fase 2” del piano di aiuto per gli ucraini fuggiti dalla guerra. Dall’accoglienza temporanea gestita dalla Protezione civile regionale, adesso si passa il testimone alla Prefettura.

Ieri, con la riunione operativa che si è svolta a palazzo Valentini, si è dato il via ad una serie di incontri per strutturare il piano di accoglienza di chi fino ad ora ha vissuto in camere di hotel. Queste strutture si sono messe a disposizione dell’emergenza, ospitando circa 3mila profughi tra donne e bambini, ma adesso i gestori reclamano quelle camere per accogliere turisti che finalmente stanno dando una spinta al settore che ha tanto sofferto nel periodo pandemico. Nella “fase 2” dell’emergenza, infatti, si pensa ad una soluzione alternativa per far rientrare a pieno queste strutture nel circolo turistico e parallelamente si ragiona su come garantire un’accoglienza con servizi più specifici come il supporto psicologico o come la mediazione culturale.

La soluzione che ne è scaturita è di utilizzare strutture alternative come i beni confiscati alla criminalità organizzata, o trovare delle strutture da adibire a centri di assistenza straordinaria in provincia e allo stesso tempo chiedere alle strutture alberghiere situate in periferia che stanno tuttora accogliendo se vogliono proseguire con l’assistenza anche in questa seconda fase.

Intanto oggi si parte dalle strutture confiscate alla criminalità organizzata. Un centinaio di profughi potrebbero essere ospitati in circa 15 strutture che, per la maggior parte, potrebbero essere inserite da subito nel sistema perché non necessitano di interventi di recupero.