Un report dei Vigili del Fuoco evidenzia un triste problema che dopo la pandemia ha visto un’impennata soprattutto per i giovanissimi. Si parla del suicidio o di chi ne tenta il gesto, un fenomeno che nell’ultimo anno ha registrato una media preoccupante.
Sono circa due o tre gli interventi al giorno da parte dei pompieri a Roma e provincia. La cosa ancor più allarmante è che si è abbassata l’età media di chi prova a farla finita o ci riesce. «Sempre più giovani anche giovanissimi – commentano dal Comando generale dei Vigili del Fuoco – con un’elevata incidenza per chi ha meno di trent’anni».
Un periodo storico quello che si sta vivendo che non ha fatto altro che acuire dei disturbi che non guardano in faccia alla condizione sociale od economica. Dal dossier non risulta infatti una differenza tra persone meno abbienti o più benestanti, il fenomeno è in aumento tanto nei quartieri centrali quanto in quelli periferici. Molte sono state le chiamate al 112 o al 115 di chi, allarmato, ha chiesto aiuto, un aiuto che però non sempre ne ha potuto evitare le conseguenze.
La pandemia da Covid e lo scoppio della guerra in Ucraina hanno seminato un sentimento che è difficile da gestire soprattutto per chi già soffriva di disturbi mentali. Le condizioni di disagio sono aumentate e i Vigili del Fuoco con il loro report hanno posto l’attenzione su un segnale da non sottovalutare.
