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Roma, il primo maggio aperti parchi archeologici e musei statali

I musei statali e i giardini archeologici di Roma saranno aperti il primo maggio, lo rende noto il ministero dei Beni culturali. Dai tesori del Pantheon alle maestose mura di Castel Sant’Angelo, dai sontuosi saloni di palazzo Barberini alla ricca collezione della galleria Corsini: la Capitale offrirà un’ampia varietà di aperture straordinarie dei luoghi della cultura.

Durante la festa dei lavoratori sarà possibile visitare musei, parchi archeologici e siti culturali statali con i soliti costi e modalità. Un modo per permettere a romani e turisti di godere comunque di molti monumenti e spazi museali. Le aperture straordinarie sono sempre molto apprezzate, come accade durante le prime domeniche del mese.

Primo maggio, i siti aperti a Roma

Il ministero dei Beni culturali, nel dare l’annuncio delle aperture, fa riferimento all’emblema della Repubblica Italiana, ufficialmente adottato il 5 maggio 1948, con la «ruota dentata» simbolo del lavoro, menzionato nell’articolo 1 della Costituzione.

L’elenco dei siti aperti il Primo Maggio nel Lazio e a Roma è disponibile sui canali ufficiali del ministero. Tra i luoghi aperti nella Capitale ci saranno il Pantheon, Castel Sant’Angelo, le Terme di Caracalla, le Terme di Diocleziano, la galleria Spada, il palazzo Massimo, la galleria Corsini, palazzo Barberini, il museo delle Civiltà e degli Strumenti Musicali, e inoltre, fuori città, Ostia Antica, Villa d’Este e Villa Adriana.

Per il weekend del primo maggio Roma fa il pieno di turisti. All’“Agenzia Nova”, il presidente della Fiepet Confesercenti di Roma, Claudio Pica: “Per questo weekend il trend è positivo rispetto agli scorsi anni, toccheremo circa i 68,5 milioni di euro di incassi. Inizialmente avevamo stimato 72 milioni di euro di incassi, ma a causa del meteo incerto di questi giorni non tutti sono usciti come prevedevamo, e quindi abbiamo perso circa 3-4 milioni di euro. Tuttavia, domani e dopodomani tutto il litorale romano e laziale sarà invaso dal turismo romano e da quello di prossimità, e questo ci fa ben sperare. Per quanto riguarda le strutture alberghiere, la capienza raggiunta a Roma e in provincia è dell’89 per cento sul totale. Una percentuale che conferma il dato espresso dalla Confesercenti nazionale”, ha commentato.