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Ucraina, Valeria Fedeli (PD) a Radio Roma: “Italia sostenga resistenza e favorisca dialogo con Putin”

“Non siamo indifferenti e non ci giriamo dall’altra parte: dobbiamo sostenere in modo efficace la resistenza del popolo ucraino e nello stesso tempo spingere perché Putin sospenda la guerra e si trovi un accordo di pace”. Così Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato per il Partito Democratico, ai microfoni di Radio Roma interviene sul ruolo dell’Italia nel conflitto russo ucraino.
Ospite di “Primo Mattino, trasmissione condotta da Andrea Candelaresi, l’ex miministro dell’Istruzione respinge le critiche di chi ritiene che il governo italiano stia svolgendo un ruolo marginare in questa crisi internazionale e ribadisce la necessità di una svolta anche dopo l’intervento davanti al Parlamento del Presidente ucraino Zelensky: “Con grande forza e chiarezza il presidente Draghi alla Camera ha espresso la vicinanza, il sostegno, la determinazione dell’Italia a fianco del popolo ucraino che eroicamente sta resistendo all’aggressione violenta della Russia di Putin – ha commentato Valeria Fedeli -. Una posizione che ci rende tutti molto orgogliosi perché questa è la nostra storia e la nostra identità: come ha detto Zelensky ieri al nostro Parlamento c’è tra i nostri due Paesi un consolidato rapporto di amicizia e collaborazione che in questi giorni si sta manifestando nella straordinaria capacità e volontà di accoglienza che cittadine, cittadini, enti locali e associazioni stanno dimostrando”.
Sulla situazione in Ucraina dunque l’Italia può fare di più, riappropriandosi di quell’autorevolezza e di quella terzietà che in passato le valse la possibilità di svolgere un ruolo di mediazione nel contesto di gravi tensioni internazionali: “Non abbiamo nessuna indifferenza e non ci giriamo dall’altra parte – ha precisato Valeria Fedeli: lavoriamo per la pace, lavoriamo per costruire e, soprattutto, per far sospendere i bombardamenti e le violenze che vedono tante donne e tanti bambini migrare dal loro Paese. Ecco, noi dobbiamo essere nella condizione di sostenere la resistenza del popolo ucraino e nello stesso tempo spingere perchè Putin sospenda la guerra e si trovi un accordo di pace”.