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Roma, commercio in crisi: le idee per rilanciare il tessuto economico della città

Due milioni di euro di perdita: è l’ultimo grido disperato di Confcommercio per riportare l’attenzione sullo stato delle aziende romane, in crisi profonda dopo i due anni neri della pandemia e gli effetti devastanti della guerra in Ucraina. Servono progetti e idee per rilanciare il tessuto economico della città, e fra queste ne arriva una dall’alto potenziale: concedere gratuitamente i locali sfitti per incentivare l’iniziativa privata. Una proposta che è stata concretizzata durante l’evento “Alziamo le serrande” organizzato da Sinistra Italiana. Secondo il progetto, i migliaia di locali inutilizzati al pian terreno degli immobili di proprietà comunale, potrebbero essere affidati a realtà imprenditoriali, culturali e associative per cinque anni a titolo gratuito. Un’occasione anche per censire in modo più organico tutti gli spazi dismessi e abbandonati, per restituirgli decoro e fare la differenza specie nelle zone più periferiche e disagiate. L’idea ha trovato già il parere favorevole dell’assessore Tobia Zevi, il quale ha parlato di circa 5000 saracinesche abbassate a Roma con un importante danno economico e di immagine per la città. Nel frattempo arriva anche una buona notizia per i gestori di ristoranti, bar e locali che hanno beneficiato degli spazi all’aperto: la possibilità di sfruttare i dehors sarà prorogata fino a fine anno. Scelta la via più semplice, quindi, piuttosto che impegnarsi a riordinare il settore e investire nei controlli sugli irregolari. Nessuno sconto sui canoni, però: dal 31 marzo, i tavolini all’aperto non saranno più gratuiti.