Confisca beni da 20 milioni di euro per il clan Casamonica. Ville, appartamenti, bar e distributori di benzina sparsi tra Roma e provincia. Un tesoro frutto di anni di attività illecite estorsioni e usura portate avanti in un clima di terrore grazie al marchio di famiglia.
Il decreto di confisca ha riguardato i beni di tre esponenti del clan: Giuseppe Casamonica suo figlio Guerrino detto Pelè e Christian il figlio di Ferruccio.
Apparteneva a Pelè ‘Villa Sonia’ la sfarzosa tenuta di 3mila mq con piscina a sud est della Capitale. Sempre alla Romanina e sempre con piscina l’altra storica villa di famiglia usata da Giuseppe. L’ultima casa si trova a Monterosi, in provincia di Viterbo
Due delle tre proprietà confiscate sono state già assegnate per finalità sociali, tra cui un progetto per neo-maggiorenni, ex ospiti di case famiglie, gestito dalla Regione Lazio.
Tra gli altri immobili colpiti dal provvedimento anche la villa usata da Christian e tre appartamenti. Un patrimonio di oltre 20 milioni di euro che comprende un bar a Montecompatri e una stazione di servizio a San Cesareo, auto e gioielli per un valore di oltre 30.000 euro, più 65mila conservati in banca e le quote di 7 società.
