È partita l’operazione decoro voluta dal nuovo sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ma non tardano ad arrivare i primi intoppi. Uno sciopero nazionale oggi vede protagonisti i netturbini dell’Ama che incociano le braccia in segno di protesta. Ad indirlo sono state alcune sigle sindacali che hanno riunito il comparto per il mancato rinnovo del contratto. Ama comunica che saranno garantiti i servizi essenziali per quanto riguarda la giornata di oggi. Anche nella lettera spedita dai sindacati romani a Roberto Gualtieri e al prefetto Matteo Piantedosi si legge che saranno garantiti i servi minimi “per limitare i disagi alla comunità locale”. Ma nella lettera non si legge solamente questo, c’è anche la richiesta di spingere sul governo per sbloccare il rinnovo del contratto nazionale di categoria.
Nel frattempo Ama si trova di fronte al problema di dove mandare un migliaio di tonnellate di indifferenziato prodotte quotidianamente a Roma. Finita l’era Zaghis, arriva così il nuovo amministratore unico, Angelo Piazza, che sembra dover affrontare una prima emergenza. È stato stretto un primo accordo con la Mantova Ambiente per inviare circa 70 tonnellate al giorno di rifiuti, ma si continua anche a cercare accordi con le giunte e gli impianti in Toscana, Abruzzo, Puglia e Campania.
