Un fucile da caccia regolarmente detenuto, da cui sarebbe stato esploso un solo colpo al volto. E’ la dinamica dell’omicidio scoperto poco prima dell’ora di pranzo in una villetta di Ostia Antica, in via Giulio Minervi: a perdere la vita una donna di 77 anni che, secondo la ricostruzione più probabile, sarebbe stata uccisa dal marito di due anni più anziano. La dinamica dell’ennesimo femminicidio non è ancora stata ricostruita e fondamentali saranno probabilmente le informazioni che gli inquirenti potranno raccogliere da famigliari e vicini di casa: all’arrivo dei soccorritori, il pensionato era seduto sul divano in stato confusionale e non avrebbe saputo chiarire quanto accaduto. Gli inquirenti ipotizzano però che l’uomo possa aver sparato a sangue freddo, indirizzando il fucile da caccia verso la moglie trovata in una pozza di sangue sul pavimento del loro appartamento. L’anziano è stato arrestato dai poliziotti del Distretto del Lido e portato in Commissariato per l’interrogatorio del magistrato di turno.
L’ennesima vittima tra le mura domestiche
Al di là della dinamica dei fatti, l’episodio di Ostia Antica è l’ennesimo caso di femminicidio che coinvolge anche il Lazio. E’ la 55esima vittima su scala nazionale dall’inizio dell’anno. Un trend drammatico che non si è arrestato neanche nel periodo più drammatico della pandemia, anzi: nel 2020 le chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking, sono aumentate del 79,5% rispetto all’anno precedente, sia per telefono, sia via chat (+71%) e hanno fatto registrare una vera e propria impennata da fine marzo, in corrispondenza del lockdown scattato per la pandemia.
