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    Green pass e tamponi in farmacia, a Roma non è ancora scattata la corsa al test

    Forse è la quiete prima della tempesta, ma al momento l’assalto alle farmacie non c’è ancora stato. Basta un giro di telefonate, una passeggiata davanti ai box adibiti ai test, quasi deserti, per capire che ad oggi la corsa al tampone non è ancora scattata. Eppure è attesa, perché da venerdì 15 ottobre parte l’obbligo di Green pass per tutti i lavoratori, pubblici e privati.

    E chi non ha ancora fatto il vaccino, circa 2 milioni e 500 mila lavoratori, per entrare sul posto di lavoro dovrà presentare un tampone negativo fatto nelle ultime 48 ore, a meno che non sia stato contagiato dal virus negli ultimi sei mesi. Per questo le prenotazioni di tamponi in farmacia sono in aumento, il picco è previsto tra domani e venerdì.

    Dal 15 ottobre è atteso un consistente aumento della richiesta dei test rapidi e molecolari. Se nell’ultimo mese la media settimanale di tamponi effettuati non ha mai superato quota 300.000, a partire da questo fine settimana la domanda potrebbe addirittura triplicare.

    I lavoratori che ricorreranno ai tamponi per ottenere la certificazione verde dovranno sottoporsi al test tre volte a settimana. Un numero che va moltiplicato per i dipendenti ancora non immunizzati e che potrebbe toccare quota un milione di test al giorno.

    Tanti da gestire per le quasi 10.000 farmacie che effettuano tamponi. Quelle romane sono in attesa del boom di prenotazioni, la richiesta è in aumento, ma ancora gestibile. Da venerdì si porrà un altro problema, quello delle fasce, perché i lavoratori che intenderanno sottoporsi al test prima di presentarsi a lavoro lo faranno di mattina, intasando i primi slot della giornata. Le farmacie si stanno già organizzando. Intanto già da oggi, come previsto dal decreto, i datori di lavoro potranno richiedere la certificazione verde ai propri dipendenti per facilitare i lavori di controllo.