Home PROGRAMMI A VISO SCOPERTO PANDEMIA: GESTIONE POLITICA E SCIENZA A CONFRONTO (Con Mariano Bizzarri)

PANDEMIA: GESTIONE POLITICA E SCIENZA A CONFRONTO (Con Mariano Bizzarri)

Il Prof. Mariano Bizzarri: oncologo e professore di patologia clinica all’università La Sapienza, illustra le ragioni scientifiche del fallimento della campagna di vaccinazione di massa, in particolare i vaccini a mRNA hanno provocato l’insorgere delle varianti, la protezione è poco durevole e dopo poche settimane diventa addirittura negativa, la proteina spike da vaccino risulta presente nel corpo anche a distanza di 8 settimane dalla vaccinazione. Il prof. Bizzarri svela il grande inganno dei tamponi che darebbero dei falsi positivi con una percentuale tra il 70% e l’80%, numeri che hanno ingigantito a dismisura le dimensione dell’emergenza pandemica, oltre a relegare migliaia di Italiani agli arresti domiciliari senza alcuna ragione. I vaccinati si infettano di più dei non vaccinati, sugli eventi avversi la sorveglianza è insufficiente e le segnalazioni fortemente sottostimate. Il professore chiarisce per quale motivo non si è usato un vaccino di tipo tradizionale a virus attenuato. Il green pass è stata una misura squisitamente politica che nulla ha a che fare con la scienza, l’intera gestione pandemica è stata politica e non si è ascoltata la scienza, o almeno una parte importante di essa. Questo e tanto altro in una puntata di altissimo valore scientifico-informativo.

Il Prof. Mariano Bizzarri è Direttore del laboratorio di Biologia dei Sistemi presso il medesimo dipartimento. Sull’approccio sistemico alla biologia è stato il curatore di Systems Biology (2018).[1] È stato presidente del Consiglio tecnico Scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI)[2]. Autore di pubblicazioni scientifiche internazionali[3] e di saggi divulgativi, fra l’altro, sull’eziogenesi multifattoriale del cancro e sui rischi della manipolazione genetica,[4][5][6][7][8] ha per esempio contribuito a spiegare che la melatonina blocca i tumori perché inibisce l’inibitore della p53 (l’MDM2), attiva due tipi di apoptosi e modifica il citoscheletro.[9][10] È l’autore del primo dossier sugli effetti cancerogeni degli stabilimenti dell’ILVA di Taranto nonché della relazione su quello della Goodyear di Cisterna di Latina che ha portato alla condanna della multinazionale per danni alla salute.[11][12][13] Ha contribuito a sviluppare un nuovo tipo di sensore che unisce le caratteristiche del ‘naso elettronico’ a quelle della ‘lingua elettronica’ per il riconoscimento di patologie sulla base delle alterazioni biofisiche indotte su una matrice di sensori da parte di campioni volatili (respiro) o liquidi (sangue, saliva, etc.).[14]

È cofondatore dell’Italian Society for Space Biomedicine and Biochemistry[15] e direttore editoriale della rivista scientifica Organisms. (Da Wikipedia)