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Roma, in Piazza Montecitorio in difesa del settore del gioco pubblico

Il settore del gioco pubblico è sceso in piazza Montecitorio per far rispettare i diritti del settore e per chiedere l'apertura delle attività.

Il settore del gioco pubblico è sceso in piazza Montecitorio per far rispettare i diritti del settore. Le attività negli ultimi 12 mesi sono rimaste aperte solamente per 3 mesi. Oggi hanno deciso di far sentire la loro voce, esprimendo il loro dissenso e sottolineando il disagio che stanno vivendo in questo periodo pandemico.

Sono troppi mesi che il nostro settore è chiuso. Per protesta civile abbiamo deciso di fare 184 chilometri a piedi in due step per raggiungere prima Torino, la manifestazione del 18, e domenica siamo partiti da Civitavecchia per raggiungere Montecitorio”, così riferiscono Corrado Piero e Gaetano Franchina, due lavoratori del settore.

La manifestazione è stata organizzata da Antonia Campanella, presidente di Emi Rebus e promotrice di un importante presidio di donne rimaste davanti alla sede della Camera per quasi due mesi per sottolineare l’importanza della riapertura delle sale scommesse, sale bingo e sale giochi.
Dalle 15 alle 19 la manifestazione ha visto una grande partecipazione di lavoratori e imprenditori provenienti da tutte le parti d’Italia. Lo scopo della manifestazione è quella di sensibilizzare le istituzioni sulle problematiche della categoria, ponendo l’attenzione su come questa chiusura possa in qualche modo rendere più forte il gioco illegale.

Il gioco illegale lo abbiamo sempre denunciato, anche come presidente nazionale della categoria. Anche le parole del Procuratore nazionale antimafia, il dott. Cafiero De Raho, hanno confermato ancora una volta che dove non c’è il gioco legale c’è il gioco illegale.