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Roma, Monte Sacro: scontro per la Madonnina in piazza Sempione

La statua della Madonnina in piazza Sempione

Una lotta senza frontiere tra guelfi e ghibellini, tra progressisti e conservatori, tra chiesa e non credenti. È lo scontro che va in scena da settimane a piazza Sempione, quartiere Monte Sacro, dove il detonatore è una statua della Madonnina davanti alla chiesa dei Santi Angeli Custodi. Qui un progetto di un’area pedonale, di fronte alla sede del Municipio III, ha richiesto lo spostamento della statua da un’altra parte (una decina di metri).

L’idea ha scatenato il risentimento di Don Mario, parroco della zona, che per “ripicca” si è scagliato contro la bandiera arcobaleno, simbolo di integrazione, appesa sui balconi del municipio. Non si è fatta attendere la replica delle manifestanti, che domenica pomeriggio hanno esposto una maxi-vagina di cartapesta in risposta agli attacchi omofobi. Il gesto ha scatenato l’ira del movimento cattolico Militia Christi, che oggi si è radunato in piazza per difendere la statua della Madonna. In principio (forse) messa lì per unire.

Sulla questione si dividono anche i residenti della zona tra chi, più “tradizionalista”, si oppone allo spostamento della statua (firmando la petizione proposta da Don Mario) perché “bene storico e sacro che sta lì da sempre” e tra chi sottolinea “l’irrilevanza della questione”.

“Il problema della piazza è un problema di progetto – spiega un cittadino – il Municipio dovrebbe fa sapere perché la vuole rendere pedonale e che tipo di progetto intende farci. In tale contesto il problema della Madonnina mi sembra sinceramente un non problema, si tratta di uno spostamento di pochi metri”.

La questione, però, continua a dividere le parti sociali. Durante la manifestazione di Militia Christi, alcuni attivisti del Municipio III hanno dato vita a una contro-manifestazione pochi metri più in là (ma gli schieramenti erano divisi da un “vasto” spiegamento delle forze dell’ordine), con relativo scambio di battute e qualche uovo a distanza.

“Non abbiamo nulla contro la statua o contro i fedeli – sottolinea un’attivista anti Militia Christi – ma la vicenda diventa anche una questione di genere se una bandiera arcobaleno provoca questi malumori”.