Home NOTIZIE POLITICA Grillo: “Virgì, Roma nun te merita”. Il sonetto diventa un caso politico

Grillo: “Virgì, Roma nun te merita”. Il sonetto diventa un caso politico

Che sia un benservito o un assist per un altro mandato, il sonetto “elogio” alla sindaca di Roma sponsorizzato da Beppe Grillo ha per ora sortito un unico effetto. Far arrabbiare i romani. Definiti “gente de fogna” che fanno il tifo “pe li ladri, li delinquenti”. Il sonetto composto da Franco Ferrari per la sindaca di Roma ha avuto un clamore dirompente subito dopo che Grillo lo ha postato sul suo blog con il titolo “Virgì, Roma nun te merita”.
“A Virgì, pijia na valigia, tu fijio, tu marito, famme un fischio, che se n’annamo via da sta gente de fogna” l’incipit. Telefonate e accuse da dentro e fuori il Movimento hanno certamente influenzato il commento della Raggi che in serata ha ringraziato l’autore prendendo però in parte le distanze. “Quel ‘gente de fogna’ non mi piace. Lo so che ti riferisci a chi ruba o incendia – ha scritto Raggi in un post – ma, se puoi, toglilo. Di una cosa sono fiera, nel mio ruolo sono il sindaco di tutti i romani, soprattutto di chi mi critica”. E così Ferrari decide di seguire il consiglio e in nottata “gente de fogna” diventa “gente da poco”.

Le critiche

Il testo comunque rimane offensivo per i tanti che chiedono alla Raggi di dissociarsi. Non solo le opposizioni ma gli stessi consiglieri pentastellati sono inorriditi di fronte al sonetto che definisce la città eterna “bella e zoccola” e i romani sempre pronti a lamentarsi. “Sò circa tremila anni che rompete li cojoni, ma nun fate mai gnente pé dà na mano, anzi, giù botte!” scrive Ferrari.
“Poche volte ho letto qualcosa di più squallido e di più volgare del post pubblicato oggi sul blog di Beppe Grillo” ha dichiarato la consigliera M5s Gemma Guerrini. “Un testo scritto in un finto dialetto romano da un finto proletario (provate dalle mie parti a parlare di ‘gonadi’…) che ha pensato che per immedesimarsi e acquisire consensi basti essere il più trucido possibile, – ha aggiunto Guerrini – mettere un po’ di parolacce in fila e prendersela con chi critica, definita gente di fogna e infame”.
“Chiedo scusa ai romani per il post comparso sulla pagina di Beppe, anche se non scritto da lui personalmente, da cui sento di prendere le distanze”. Così Marco Terranova altro consigliere capitolino a 5 Stelle.
Per il capogruppo Fdi in Campidoglio Andrea De Priamo “Altro che sonetto pro Raggi. Le parole del fondatore del Movimento 5 Stelle ricordano la storiella della volpe e l’uva. D’altronde la sindaca è da tempo in caduta libera, collezionatrice di disastri ha portato la Capitale nel più completo degrado. Beppe Grillo alza bandiera bianca e conferma fallimento Raggi, offendendo anche i romani ‘colpevoli’ di non capire Virginia”.
E se i leader dell’opposizione Meloni e Salvini condannano il post, i big del Pd tacciono. “Le parole di Beppe Grillo sono una messa in liquidazione per la sindaca Raggi e per l’intero Movimento Cinque Stelle, un chiaro segnale di apertura al Partito Democratico in vista degli imminenti appuntamenti elettorali e forse anche delle comunali 2021, l’ennesimo tentativo mascherato di giocarsi il futuro della Capitale in cambio di accordi nazionali che i romani non sono più disposti ad accettare”. Così in una nota il movimento civico Roma Sceglie Roma.