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Campi rom, Salvini al deposito Atac di via Candoni: “autisti presi a sassate”

“Autisti e impiegati presi a sassate, furti di benzina, batterie e rame, incendi e mezzi bruciati. Avere come vicini di casa 500 Rom, tra i quali vi sono evidentemente molti delinquenti, non è più sostenibile per questi lavoratori”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini oggi a Roma in visita al deposito Atac di via Candoni che confina con un campo nomadi alla Magliana.

Salvini: “scriverò a sindaco e prefetto”

“Scriverò al sindaco e al prefetto, perché non è solo il danno economico agli autobus: qua si parla di lavoratori che vengono presi a sassate e fucilate. Si parla di criminalità, – ha detto Salvini – non penso sia più sostenibile la convivenza di un campo rom con 700 lavoratori”. “Oltretutto, – aggiunge il leader della Lega – la cabina elettrica del deposito si trova all’interno del campo rom: surreale”.

Raggi? “In 4 anni non ha fatto nulla”

“Dirò alla sindaca Raggi di intervenire. L’obiettivo – prosegue – è arrivare pacificamente e progressivamente allo sgombero. Lavorare in queste condizioni per un autista non è possibile. Spero che la Raggi faccia qualcosa, perché nei precedenti quattro anni non ha fatto nulla. Magari negli ultimi mesi del mandato farà qualcosa, altrimenti se ne occuperà chi arriverà dalla primavera prossima”.

“Verificare frequenza scolastica: i genitori di chi non ce l’ha perdono la patria potestà”

“Se fossi il sindaco di Roma – risponde Salvini – con i campi rom farei quello che hanno fatto i sindaci della Lega in altre città. Garantire i diritti a chi ha dei diritti però chiedendo in cambio il rispetto delle regole. I bambini devono andare a scuola. Se io fossi sindaco andrei a verificare 1 per 1 i minori che ci sono all’interno del campo. Chi ha la frequenza scolastica bene. Chi non ce l’ha? I genitori perdono la patria potestà. Verificherei il pagamento delle utenze e garantirei il diritto ad avere una vita normale, un lavoro alle persone regolari”.

incendio deposito Atac

Insieme a Salvini oggi c’erano il coordinatore del partito a Roma Claudio Durigon, i consiglieri regionali Laura Corrotti e Daniele Giannini e il consigliere capitolino Davide Bordoni. Un sopralluogo arrivato fino ai 7 bus bruciati nel deposito lo scorso 2 giugno.

“Questo non è il primo, né sarà l’ultimo campo rom che visito, sperando di chiuderli tutti con il lucchetto” ha sottolineato Salvini.