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Non solo Roma – Puntata di Giovedì 9 Maggio 2024

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Giovedì 9 Maggio 2024

Emergenza Consultori a Roma: tra carenza di personale e medici obiettori, il servizio non funziona

Ospite in collegamento Valentina Barca, membro del “Collettivo Donne Garbatella”

Qual è la reale situazione dei consultori nella Capitale? In base ai numeri diffusi, non potremmo certo definirla florida: tra carenza di personale e medici obiettori, un servizio che dovrebbe (di fatto) essere garantito per legge non funziona.

Nella Asl Roma 2, ad esempio, non riescono a funzionare a pieno regime 4 consultori su 20 a causa della mancanza di personale. Un problema che, però, riguarda anche le altre aziende sanitarie.

La situazione più preoccupante, al momento, è quella relativa alla Asl Roma 2: 20 consultori attivi su 21, con quello di via Casilina che è occupato. Ma tra questi, 4 non lavorano a pieno regime a causa della mancanza di personale: via Manfredonia, via di Tor Cervara, largo delle Sette Chiese e via Rubellia. Ci sono 23 ginecologi di cui tre obiettori, 23 pediatri, 14 assistenti sociali e 22 psicologi.

Vedi anche: Consultori, un servizio tutt’altro che garantito

Sul tema sono intervenuti anche Cgil e Uil, che hanno scritto al presidente della Regione, Francesco Rocca: “Desideriamo esprimere la nostra preoccupazione riguardo all’emendamento che consente alle associazioni antiabortiste di operare all’interno dei consultori familiari, inserito nel decreto sulle misure finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.

Da qui l’appello: “Le chiediamo quindi uno specifico incontro sul tema del funzionamento dei consultori nel Lazio e le preannunciamo che, qualora non si volesse affrontare il tema del loro funzionamento ma concentrare le risorse e l’attenzione all’insediamento dei militanti antiabortisti saremo pronti a mobilitarci”.

Potrebbe interessarti: Roma, occupazione simbolica al consultorio della Garbatella: “Il consultorio non si tocca”

Tarquinia, arriva la “Rievocazione storica delle Contrade e Palio dell’Anello”: appuntamento per il 10-11 maggio

Ospite in collegamento Fabio Nardi, presidente dell’Associazione equestre Tarkna

Dame e cavalieri, sbandieratori, tamburini e musici. Il 10 e l’11 maggio Tarquinia è pronta a vivere la magia della Rievocazione storica delle Contrade e del Palio dell’Anello, organizzati dal Comune di Tarquinia, dalla Pro loco Tarquinia e dall’Associazione Tarkna. Il centro della città, con le chiese, gli antichi palazzi, le alte torri, i vicoli e le piazze, sarà la suggestiva cornice dell’evento.

Si partirà il 10 maggio, alle 21, con il corteo storico delle contrade che, dalla piazza della chiesa di Santa Maria in Castello, percorrerà corso Vittorio Emanuele, via Giuseppe Garibaldi, via XX Settembre, piazza Sant’Antonio, via Umberto I, per arrivare a piazza Cavour. L’11 maggio è il giorno del Palio dell’Anello. Alle 15, il corteo delle contrade, dalla piazza della chiesa di Santa Maria in Castello, raggiungerà il campo di gara allestito in piazza Giacomo Matteotti.

Un ritorno al passato, che riporterà i cavalieri a sfidarsi, come all’inizio degli anni Novanta, su un percorso difficile e in salita, all’ombra del palazzo comunale. La sfida tra i cavalieri, chiamati a infilare in punta di lancia gli anelli e la stella sorretta dal fantoccio del saracino, avrà inizio alle 16 e si protrarrà per tutto il pomeriggio.

“Dopo alcuni anni torna a battere il cuore di una delle manifestazioni storiche più caratteristiche di Tarquinia – affermano gli organizzatori -. Vogliamo che l’iniziativa sia una grande festa di comunità e che possa riprendere a svolgersi a cadenza annuale, senza più alcuna interruzione. In questi mesi abbiamo lavorato incessantemente, per riproporre ai tarquiniesi un evento spettacolare che saprà valorizzare il cuore antico della città”.

Le contrade che si contenderanno il palio sono otto: San Martino, Santa Lucia, Santa Margherita, Sant’Antonio, Madonna dell’Ulivo, Santa Maria in Castello, Madonna di Valverde e San Pancrazio. La contrada vincitrice sarà festeggiata il 18 maggio, con una festosa cena aperta a tutti nel borgo della chiesa di Santa Maria in Castello.

Economia cum grano salis: le riflessioni di una contabile

Ospite in collegamento Cinzia Giorgio, direttrice di “Pink Magazine Italia

Monica Vitali da trent’anni si occupa di contabilità, bilanci e controllo di gestione: un lavoro che la appassiona molto. Nel 2013 ha aperto un blog che ha chiamato Cum Grano Salis – Riflessioni di una contabile su temi economici e finanziari, perché voleva mettere la sua esperienza al servizio degli altri parlando di economia, attualità e cultura generale in chiave contabile.

L’economia è per tutti? Con il suo approccio alla divulgazione Monica Vitali si rivolge a chi è interessato a capire qualcosa in più su argomenti che normalmente sono considerati difficili, ma che, se affrontati con la giusta dose di leggerezza, non lo sono affatto. Ha registrato una decina di puntate di un podcast “Pillole di contabilità e di economia aziendale” che potete trovare su Spotify e ha tenuto una rubrica di economia in un programma radiofonico. Le puntate sono caricate sul suo canale YouTube.

Leggi l’intervista completa qui

La gravidanza invecchia? Ecco cosa dice la scienza

Recenti studi sembrano aver trovato un collegamento, seppur ancora in fase di approfondimento, che lega l’età biologica delle donne alla gravidanza e al parto.

Una gravidanza può regalare momenti piacevoli e altri meno, accompagnati magari da fastidi e dolori. Ma oltre a questo, dicono nuove indagini, c’è dell’altro: il periodo di gestazione e lo stesso parto, infatti, comporterebbero cambiamenti di certi marcatori nel DNA. Cambiamenti assimilabili a quelli dell’invecchiamento..

La metilazione del DNA può indicare l’età biologica di una persona. Un gruppo metilico, infatti, è composto da un atomo di carbonio e tre atomi di ossigeno. Si tratta di un gruppo estremamente comune che si ritrova in molti composti come il metano, per esempio, ma lo si può trovare anche dentro al corpo umano, all’interno di aminoacidi e acidi grassi. Questo processo svolge ruoli importanti come, per esempio, la soppressione di informazioni genetiche potenzialmente dannose.

Al contrario dell’inesorabile scorrere del tempo che risulta inclemente nei confronti dell’età anagrafica, l’età biologica risulta piuttosto variabile nel tempo. Lo scienziato biomedico Vadim Gadyshev (Harvard Medical School di Boston, in Massachussets) ha pubblicato uno studio sulla rivista scientifica Cell Metabolism (art. 30, 31 e 32) proprio riguardo a questo tema. Nel suo studio si osserva come l’età biologica nei topi aumenta durante la gestazione per poi diminuire dopo il parto. Da qui l’idea secondo cui un effetto simile potesse verificarsi anche negli esseri umani.

Quindi la gravidanza invecchia?

Ci sono ancora pareri discordanti su questo tema. La dottoressa Dena Dubal (ricercatrice e specialista dell’invecchiamento presso l’Università della California, San Francisco), afferma che sia sbagliato ritenere che la gravidanza sia uno stato di invecchiamento accelerato. Che le metilazione cambia durante la gestazione è indubbio, ma secondo alcuni studiosi questo non è comunque un marcatore significativo dell’invecchiamento. Infatti, secondo questa fazione di scienziati, i cambiamenti della metilazione sono uno sviluppo normale, all’interno del corpo della donna, che deve accogliere e far crescere una nuova vita.

Tuttavia, lo studio svolto dagli scienziati sugli esseri umani, dimostra che effettivamente l’età biologica aumenta e poi diminuisce anche se poi non tutte le donne hanno lo stesso recupero dopo la gravidanza. Secondo quanto emerso dai loro risultati, infatti, le donne con un peso al limite dell’obesità prima della gravidanza hanno perso meno anni di età biologica nei primi mesi dopo la nascita del bambino rispetto a chi era considerata normopeso. Al contempo, sembra che chi allatti naturalmente abbia un abbassamento dell’età biologica maggiore rispetto a chi utilizza latte artificiale.

Ovviamente, questi e molti altri fattori sono spesso e volentieri imprescindibili e indipendenti dalla nostra volontà. Per tanto, e anche i ricercatori ci tengono a precisarlo, non c’è da creare inutili allarmismi o preoccupazioni. Questo perché, come già specificato, l’età biologica è estremamente flessibile e varia molto durante la vita di un individuo (anche lo stress, per esempio, la influenza!). Inoltre pare che, almeno dagli studi condotti fino a ora, la gravidanza possa avere un’alterazione di massimo due o tre anni di età biologica quindi… nulla di grave!

Chanel N°5 compie 100 anni: la storia di un profumo iconico

“Lancio la mia collezione il 5 maggio, quinto mese dell’anno, lasciamogli il numero che porta e questo numero 5 gli porterà fortuna”. Coco Chanel, icona della donna moderna lanciava oggi il suo profumo-icona. A cinquantatré anni dalla sua scomparsa, Gabrielle continua a far parlare di sé.

Il 10 gennaio di cinquantatré anni fa moriva Gabrielle Coco Chanel. La Maison di Rue Cambon 31, simbolo e punto di convergenza della moda internazionale, rappresenta in pieno Chanel che è stata e continua a essere uno dei simboli dell’emancipazione femminile. Coco, infatti, ci ha liberate dai tanti tabù riguardanti non solo il nostro modo di vestire ma anche di pensare. Perché le rivoluzioni, a volte, passano dall’abbigliamento.

Coco ha costruito un impero partendo da Samur, una piccola cittadina sulla Loira, e diventando l’esempio di donna tenace, indomita che si è fatta da sé, passando attraverso la Storia non da spettatrice. Dietro ogni capo ci sono una donna e la sua vita, le sue scelte indissolubilmente intrecciate agli avvenimenti più importanti e ai cambiamenti epocali che hanno segnato il Ventesimo secolo.

Tra le sue più celebri creazioni sartoriali ci sono: il tailleur di tweed; le inconfondibili borsette matelassé (la celebre 2.55, fra le tante), rigorosamente pratiche, per donne che non hanno tempo da perdere; l’abito nero, la petite robe noire o little black dress, che ha cambiato la storia della moda e che dopo di lei è diventato un passe-partout per ogni circostanza; i raffinati bijoux, soprattutto le lunghe collane di perle in vetro; la camelia, che usava come simbolo della sua stessa Maison e che richiama la letteraria Marguerite Gautier ovvero La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio.

E infine “le monstre” ovvero il profumo che fece inorridire gli esperti del settore: il colore ambrato, la semplice bottiglia Art Déco e una fragranza senza tempo. Chanel N° 5 è il profumo più venduto al mondo. Arrivato sul mercato nei primi anni Venti, è uno dei prodotti di lusso più desiderati di sempre.

La moda è cambiata grazie al suo genio e al suo gusto ma anche, e forse soprattutto, grazie alla grande libertà di spirito, all’audacia e alla concretezza di una donna straordinaria. I sogni, le difficoltà, le delusioni, le conquiste, i successi di Coco Chanel sono i nostri e ci offrono quindi l’occasione per vedere con altri occhi la nostra vita, il nostro mondo e il nostro tempo.

Gli Anni ’90 italiani tra costumi e società nell’ultimo romanzo di Roberto Costantini: “Le allegre comari di Windows”

Ospite in collegamento Roberto Costantini, scrittore

“Raccontare questa storia non è stata una scelta, per trent’anni l’ho portata in grembo e ho solo scelto il momento per farla nascere”. Con queste parole lo scrittore di Formia, Roberto Costantini, ha annunciato il suo ultimo romanzo “Le allegre comari di Windows” (Genesi Editrice, 2024).

Scenario centrale gli anni Novanta italiani, anni difficili per la libertà sessuale, per i temi legati all’omosessualità e transessualità. Proprio in quegli anni era praticamente normale vivere in una sorta di oblio, se non altro per sopravvivere ad una realtà immatura e spesso violenta.

L’Italia degli anni Novanta, il suo costume e la sua socialità, non sono solo una cornice alla storia di Andrea Pinona (il protagonista) e di tutti i personaggi collaterali, ma è un tempo vissuto e ricostruito con meticolosità dall’autore: ci sono le dediche a Mimì, la TV col tubo catodico, i primi Computer, il festival di Sanremo del 1996 con la Giorgia di “Come saprei” e così via.

Il libro è concepito come un “antiromanzo” – come ha sottolineato anche l’editore – in cui la trama e l’intreccio risultano ingarbugliate tra fatti, chiacchiere, andirivieni di ricordi e telefonate/soliloqui che si alternano a messaggi in chat e dialoghi diretti.

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