Emergenza Consultori a Roma: tra carenza di personale e medici obiettori, il servizio non funziona
Ospite in collegamento Valentina Barca, membro del “Collettivo Donne Garbatella“
Qual è la reale situazione dei consultori nella Capitale? In base ai numeri diffusi, non potremmo certo definirla florida: tra carenza di personale e medici obiettori, un servizio che dovrebbe (di fatto) essere garantito per legge non funziona.
Nella Asl Roma 2, ad esempio, non riescono a funzionare a pieno regime 4 consultori su 20 a causa della mancanza di personale. Un problema che, però, riguarda anche le altre aziende sanitarie.
La situazione più preoccupante, al momento, è quella relativa alla Asl Roma 2: 20 consultori attivi su 21, con quello di via Casilina che è occupato. Ma tra questi, 4 non lavorano a pieno regime a causa della mancanza di personale: via Manfredonia, via di Tor Cervara, largo delle Sette Chiese e via Rubellia. Ci sono 23 ginecologi di cui tre obiettori, 23 pediatri, 14 assistenti sociali e 22 psicologi.
Vedi anche: Consultori, un servizio tutt’altro che garantito
Sul tema sono intervenuti anche Cgil e Uil, che hanno scritto al presidente della Regione, Francesco Rocca: “Desideriamo esprimere la nostra preoccupazione riguardo all’emendamento che consente alle associazioni antiabortiste di operare all’interno dei consultori familiari, inserito nel decreto sulle misure finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.
Da qui l’appello: “Le chiediamo quindi uno specifico incontro sul tema del funzionamento dei consultori nel Lazio e le preannunciamo che, qualora non si volesse affrontare il tema del loro funzionamento ma concentrare le risorse e l’attenzione all’insediamento dei militanti antiabortisti saremo pronti a mobilitarci”.
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