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Servizi anagrafici di Roma, il sistema torna alla normalità: la conta degli arretrati

Dopo un periodo di tre settimane caratterizzato da interruzioni e disagi, i servizi anagrafici digitali del Comune di Roma sono finalmente ripartiti. I problemi, che hanno avuto inizio il 25 marzo, sono stati causati da complessi interventi sulla rete, inizialmente attribuiti all’implementazione di strumenti di cybersicurezza, ma successivamente ricondotti all’inadeguatezza dell’infrastruttura. L’operazione di sostituzione e migrazione dei dati ha richiesto diversi giorni.

Servizi anagrafici, priorità ai cambi di residenza

L’Anagrafe centrale, situata in via Petroselli, ha ripreso le sue attività, seppur con qualche difficoltà nel gestire l’arretrato accumulato.

L’assessore all’Anagrafe, Andrea Catarci, ha inviato una circolare a tutti i Municipi indicando le priorità, con particolare enfasi sui cambi di residenza, bloccati dal 28 marzo.

Si prevede che saranno necessari circa dieci giorni per smaltire l’arretrato, che ammonta a circa 5.000-7.000 pratiche.

Al fine di evitare ulteriori problemi, l’assessore ha richiesto un monitoraggio continuo del sistema da parte della società informatica incaricata e del dipartimento Trasformazione Digitale.

Al momento, obiettivo essenziale è evitare il collasso della rete, specialmente considerando l’afflusso di accessi, sia ordinari che relativi all’arretrato accumulato.

Alternative alla procedura informatica

Per quanto riguarda i cambi di residenza, oltre alla procedura online, è possibile recarsi direttamente agli uffici o inviare la domanda tramite Posta Elettronica Certificata (PEC).

Sebbene siano state affrontate alcune difficoltà, il sistema è ora operativo, e si auspica che l’aggiornamento dello stato di famiglia possa essere completato nei prossimi giorni. L’obiettivo è garantire un servizio efficiente e affidabile per i cittadini di Roma, sia attraverso i mezzi digitali che quelli tradizionali.