A Frosinone, su alcune strade, si va meno veloce. A partire da mercoledì 21 febbraio, entra in vigore l’ordinanza emessa dal settore Polizia Locale, che stabilisce un limite di velocità di 30 km/h su alcune strade della città.
Il settore, sotto la guida di Maria Rosaria Rotondi, ha identificato il primo gruppo di strade che rientrano nei criteri stabiliti dalla recente circolare del Ministero delle Infrastrutture per la riduzione della velocità a 30 km/h.
Questi criteri includono la mancanza di marciapiedi e il traffico pedonale intenso, restringimenti anomali delle sezioni stradali, pendenze elevate, tracciati stradali tortuosi tipici delle zone storiche e dei centri urbani antichi, nonché la presenza di numerosi accessi carrabili da fabbriche, scuole, parchi giochi e simili, e pavimentazioni scivolose o curve pericolose.
Frosinone, le strade a 30 km/h
Le prime strade coinvolte dall’ordinanza sono le seguenti: via Puccini (con pista ciclabile e scuola), via Fontana Unica (senza marciapiedi e molti accessi carrabili), via Mola Vecchia (senza marciapiedi e con traffico pedonale intenso, accesso a due parchi), via Marittima (con pista ciclabile e molti accessi carrabili), via Grappelli (senza uscita, senza marciapiedi, accesso diretto a scuola e impianto sportivo), via Don Minzoni (con pista ciclabile), via Licinio Refice (restringimento della strada, pista ciclabile e traffico pedonale intenso senza marciapiedi), via Claudio Monteverdi (senza marciapiedi, traffico pedonale intenso e scuola), corso Lazio (con pista ciclabile, impianti sportivi e scuola), viale Grecia (con pista ciclabile e alto tasso di incidenti), via Portogallo e Corso Francia (con pista ciclabile, nel tratto tra Viale Grecia e Viale Europa).
L’assessore Rotondi ha dichiarato in merito: “La riduzione delle velocità medie e, soprattutto, di quelle eccessive, consente una significativa diminuzione del numero degli incidenti stradali e della loro gravità (specialmente quelli con automobili e pedoni coinvolti), facilitando la convivenza tra chi cammina a piedi, chi va in bici e le auto, con particolare attenzione verso luoghi ‘sensibili’ quali strade urbane con molteplici immissioni da percorsi privati sulla carreggiata stradale comunale, scuole, biblioteche, ospedali, parchi, edifici di culto e di interesse sociale. L’adozione di una ridotta velocità veicolare in particolari aree consente, inoltre, un più generale miglioramento della qualità ambientale, in quanto una guida più regolare, senza accelerazioni o frenate brusche, diminuisce rumore ed emissioni inquinanti, peraltro senza provocare un significativo aumento dei tempi di percorrenza, così come riportato dai diversi studi condotti”, ha concluso.