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Non solo Roma – Puntata di Venerdì 9 Febbraio 2024

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Venerdì 9 Febbraio 2024

Sanremo 2024, una 74° edizione ricca di novità; gli agricoltori intanto chiedono di salire sul palco

Ospite in collegamento Silvia Tocci, direttrice di “Ostia TV

Come era ampiamente prevedibile anche questa 74° edizione del Festival della Canzone Italiana sta letteralmente tenendo banco ovunque: giornali, tv, social. Amadeus si riconferma il conduttore e direttore artistico capace di calamitare l’attenzione – mediatica e non solo – in modo incredibile (basterebbe solo dare un’occhiata allo share delle prime due serate).

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Ma non ci sono solo canzoni, look, interventi e balletti: anche l’attualità e i momenti di riflessione la fanno da padrone. C’è la questione degli agricoltori, ad esempio, che anche in questo contento appare centrale: Amadeus dovrebbe leggere un testo in serata, ma i manifestanti chiedono di salire sul palco.

“Gli agricoltori chiedono di salire, vero, ma ancora non ci sono aggiornamenti in tal senso; – ha spiegato Silvia Tocci – Amadeus ha annunciato che leggerà un testo in serata e questo piace ai manifestanti. Quindi non ci resta che attendere cosa accadrà in serata”.

Altra novità importante per il territorio è poi il Premio Videoclip Indie direttamente a Casa Sanremo: l’appuntamento è previsto proprio per oggi, 9 febbraio dalle ore 17:00, con il direttore artistico del Roma Videoclip, che illustrerà brevemente il programma del 2024 con due cantautori ospiti d’eccezione: Daniele Savelli ed Eugenio Picchiani, già premiati alle precedenti edizioni. Si esibiranno con un mini live e proiezione dei videoclip “Sono come te” ed “Alleluia”.

Sanremo 2024, le tendenze beauty di questa 74° edizione

Ospite in collegamento Luigi Alesi, hair stylist di Giorgia a Sanremo 2024 

Come per le edizioni precedenti, i look dei partecipanti, conduttori e ospiti di Sanremo 2024 sono sotto la luce dei riflettori. C’è chi osa, chi rimane sobrio e chi punta sull’eleganza.

Ma come accade per tutte le manifestazioni nazionali come queste, c’è da dire che probabilmente qui verranno “dettate le regole” delle prossime tendenze moda. Anche ovviamente sul fronte capelli.

“La tendenza di questo Sanremo, per quanto riguarda capelli e trucco, è stata soprattutto la semplicità – ha spiegato Luigi Alesi – quindi acconciature ordinate, luminosità e pochi eccessi. Hanno dominato colori pastello, eye-liner, onde morbide. Tutti aspetti che domineranno il panorama beauty nei prossimi mesi e che quindi dobbiamo tenere d’occhio”.

Giorgia, protagonista della seconda serata, ha letteralmente catturato la scena con il look ispirato a Coco Chanel: “Prepararla è stata un’altra esperienza incredibile – ha raccontato ancora Alesi – una persona estremamente semplice, alla mano, con cui è bellissimo lavorare e in più il suo look è davvero piaciuto tantissimo e questo ci riempie di soddisfazione”.

Terracina, notte da incubo per una ragazzina: stuprata dallo zio

Ospite in collegamento Clarissa Montagna, redazione “Il Faro Online

La Polizia di Stato di Terracina, nella giornata di ieri, ha dato esecuzione alla Misura Cautelare degli Arresti Domiciliari a carico di un cittadino rumeno di 35 anni, ritenuto responsabile di violenza sessuale ai danni di una minore quattordicenne.

Nello scorso mese di ottobre, i genitori della vittima, avevano presentato una denuncia nei confronti dell’indagato, zio della parte offesa, raccontando di aver appreso solo pochi giorni prima di una presunta violenza sessuale avvenuta circa 8 mesi prima, ai danni della propria figlia, all’epoca dei fatti 12 enne.

In particolare la vittima infatti aveva confidato alla sorella maggiore che in un’occasione in cui i genitori avevano chiesto all’indagato, loro parente, di badare ai propri figli in loro assenza, quest’ultimo approfittando del loro allontanamento e del fatto che gli altri figli presenti in casa dormissero, si era introdotto nel suo letto e le aveva usato violenza.

La minore aveva raccontato di non aver detto nulla di quanto avvenuto se non a distanza di diverso tempo, poiché convinta di non essere creduta e ancora impaurita per l’accaduto, ma non sopportando più il peso di quanto successole si era decisa a confidarsi con la sorella. I genitori della vittima, appreso dalla loro figlia maggiore quanto avvenuto in loro assenza e avuto conferma anche dalla stessa figlia minore, si erano quindi determinati a proporre querela.

A seguito della denuncia gli investigatori del Commissariato di Terracina hanno effettuato mirati approfondimenti investigativi di concerto con l’A.G., nel corso dei quali è stata sentita nelle forme dell’audizione protetta anche la stessa vittima, la quale ha confermato integralmente i fatti narrati, risultando fortemente attendibile e credibile.

Sulla scorta degli elementi raccolti e dalle evidenze dell’audizione protetta, l’A.G. ha proceduto alla richiesta di idonea misura cautelare al G.I.P. che concordando con il quadro indiziario prospettato ha disposto gli arresti domiciliari.

L’indagato è stato condotto presso l’ abitazione di residenza sita nel centro di Terracina e nei prossimi giorni, come disposto dall’A.G., gli verrà applicato il braccialetto elettronico.

Dal X Municipio a Fregene controlli a tappeto dei carabinieri negli autolavaggi

I carabinieri della Compagnia di Ostia hanno eseguito un servizio straordinario finalizzato al rispetto delle norme in materia di tutela ambiente e sicurezza sui luoghi di lavoro, sottoponendo a controlli 13 autolavaggi.

Ad esito delle mirate verifiche, i carabinieri hanno denunciato i gestori di sei delle attività controllate, elevando sanzioni amministrative, a carico di 10 delle attività, per complessivi 25.830 euro. Identificate, in totale, 85 persone tra gestori e dipendenti, uno dei quali arrestato perché colpito da ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere per reati in materia di sostanze stupefacenti.

Nello specifico, i carabinieri della Stazione di Fregene hanno denunciato, e sanzionato per 4.133 euro, i due gestori di un autolavaggio per l’assenza delle previste autorizzazioni per lo scarico in fogna delle acque reflue, nonché dell’omessa comunicazione annuale dei rifiuti prodotti e il gestore di un autolavaggio per l’assenza del registro cronologico di carico e scarico e delle mancate annotazioni, in tutto o in parte, dei formulari di smaltimento dei rifiuti prodotti.

I carabinieri della Stazione di Ponte Galeria, invece, hanno sanzionato, per 500 euro, il gestore di un autolavaggio, senza insegna, riscontrando l’omessa o incompleta tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti speciali. Gli stessi Carabinieri, unitamente ai Carabinieri Forestali di Roma, hanno denunciato e sanzionato il titolare di un autolavaggio per la completa assenza delle autorizzazioni per lo smaltimento e scarico in fogna delle acque reflue, nonché dell’omessa comunicazione annuale dei rifiuti prodotti; Allo stesso titolare è stato notificato anche un provvedimento di sospensione dell’attività.

I carabinieri della Stazione di Casal Palocco hanno poi denunciato e sanzionato, per complessivi 4.133 euro, il gestore di un autolavaggio per la completa assenza delle autorizzazioni per lo smaltimento e scarico in fogna delle acque reflue, nonché dell’omessa comunicazione annuale dei rifiuti prodotti ed il mancato aggiornamento cronologico del registro e formulari di carico e scarico per lo smaltimento rifiuti e il gestore di un autolavaggio ed officina, riscontrando l’abbandono di rifiuti catalogati “speciali” non pericolosi. Il titolare, per tale violazione, è stato anche denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria.

Gli stessi Carabinieri hanno poi denunciato e sanzionato, per 4.133 euro, il titolare di un autolavaggio, accertando la presenza di tre lavoratori stranieri senza regolare contratto e l’assenza del registro cronologico di carico e scarico e delle mancate annotazioni, in tutto o in parte dei formulari di smaltimento dei rifiuti prodotti.

Infine, i carabinieri della Stazione di Vitinia hanno sanzionato i gestori di due autolavaggi: uno, multato per 1.40 euro, per le mancate annotazioni, in tutto o in parte dei formulari di smaltimento dei rifiuti prodotti e uno per l’omessa o incompleta o inesatta comunicazione annuale al catasto dei rifiuti, nonché per l’omessa o incompleta tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti non pericolosi.

Fake news su Fiumicino: “Dopo il licenziamento, guadagna 72330 euro in pochi mesi”

“Laura Gentile, una ex dipendente di McDonald’s di 22 anni, è stata licenziata ma è riuscita a guadagnare 72.330 euro in meno di tre mesi”: ci risiamo… nel web, e sui social soprattutto, continuano ad impazzare fake news. Questa volta la “notizia” riguarderebbe una giovane donna che, dopo il licenziamento, avrebbe cambiato radicalmente la sua vita, guadagnando moltissimi soldi in pochissimo tempo, grazie ad un metodo automatizzato.

Bhe, ovviamente la curiosità del lettore, o in molti casi la preoccupazione (tenendo conto di che notizia si tratta) scatta quando si trova davanti a titoli del genere, ricordiamolo, orientati al clikbaiting, ma questo non è giornalismo, anzi.

Eppure, la fake news sul “guadagno eccezionale” ha fatto il giro dei social, con decine e decine di condivisioni un po’ in tutta Italia. In questi casi, bisogna fare molta attenzione a non farsi ingannare, a non lasciarsi trasportare dalla diffusione di notizie non veritiere, provenienti da qualsiasi sito, che riguardano anche il nostro territorio.

L’attendibilità della fonte, come noi del ilfaronline.it , un vero giornale iscritto al Registro della stampa in Tribunale, è fondamentale per non incorrere in raggiri. Il consiglio, infatti, resta sempre quello di affidarsi a chi fa informazione verificando, approfondendo i fatti in nome di un giornalismo che punta alla verità.

Operazione “Full cash back”, le mani della triade sulle aste: così ripulivano le “mattonelle” di denaro

Ospite in collegamento Roberta Di Pucchio, condirettore “Frosinone News

Una vera e propria bufera mediatica quella scatenata dall’operazione “Full cash back”. In provincia di Frosinone e non solo non si parla d’altro ormai dall’alba di martedì, quando il blitz congiunto di Squadra Mobile e Guardia di Finanza ha disvelato gli affari illeciti dei professionisti della “Ciociaria bene”. Un sistema con a capo una “triade”, come l’ha definita il Gip del Tribunale di Frosinone, Ida Logoluso, nell’ordinanza che ha portato alle undici misure cautelari scattate l’altro ieri.

Nel mirino della Procura, funzionari della Bpf, notai, imprenditori e un avvocato. Al momento sono 33 le persone indagate. In carcere sono finiti gli imprenditori Angelo De Santis, 54 anni di Frosinone e Marino Bartoli, 51 anni di Ceccano. Arresti domiciliari per Rinaldo Scaccia, 76 anni di Veroli, direttore generale e amministratore delegato della Banca Popolare del Frusinate; per il notaio in pensione Roberto Labate, 77 anni di Roma con studio a Sora all’epoca dei fatti; ai domiciliari anche l’imprenditore di Veroli Paolo Baldassarra, 41 anni, e l’avvocato napoletano Gennaro Ciccatiello, 38 anni residente a Veroli.

Domiciliari, con misura custodiale di due mesi, per il notaio Federico Labate, 47 anni, residente a Roma e figlio di Roberto Labate; per i funzionari della Bpf, Luca Lazzari 42 anni di Roma e Lino Lunghi, 51 anni di Pofi. Alla scadenza della misura scatteranno i divieti di dimora in Ciociaria per il primo e nella città di Frosinone per gli altri due. Divieto di esercizio della professione di consulente fiscale per nove mesi nei confronti di N.L. e divieto di esercitare imprese ed uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese, per altrettanti nove mesi, nei confronti di G.P.

Leggi anche: Affari illeciti nella “Ciociaria bene”

Contemporaneamente all’esecuzione delle misure custodiali, è stato effettuato anche il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta, per quasi 4 milioni di euro e il sequestro preventivo finalizzato alla confisca del profitto dei delitti di riciclaggio ed auto riciclaggio per un totale di oltre 6 milioni e mezzo di euro. Sequestro preventivo anche per diverse unità immobiliari.

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Ferentino, presidio degli agricoltori ciociari: “Vogliamo solo poter vivere del nostro lavoro”

Dopo la manifestazione di fine gennaio che ha visto gli agricoltori e gli imprenditori locali del settore unirsi alle proteste che si stanno svolgendo in tutta Italia contro le politiche dell’Unione Europea che impongono norme comunitarie non adeguate e che stanno mettendo ulteriormente in ginocchio l’imprenditoria agricola, non solo nazionale, la mobilitazione si è spostata con un presidio allestito presso il parcheggio poco più in là del casello autostradale di Ferentino. A turno, le pattuglie della Polizia di Stato e dei Carabinieri piantonano la dimostrazione pacifica, al fine di garantire l’ordine pubblico.

Nel piazzale sono posteggiati i mezzi agricoli con i diversi messaggi di protesta, nei dintorni gli agricoltori e gli allevatori Ciociari, coloro che ancora intravedono un futuro nell’agricoltura praticata con amore e passione. Da Alatri, Ferentino, Anagni, Supino, Morolo, Ceccano, insomma le imprese del settore dell’area nord della provincia manifestano contro le politiche UE che stanno eliminando dalle nostre tavole i prodotti della terra Italiana per sostituirli con la carne sintetica, i preparati con farine alternative, i cibi realizzati in laboratorio.

E poi l’impennata dei costi delle utenze, la rimodulazione delle agevolazioni sul carburante, il prezzo della materia prima retribuito al produttore sempre più a ribasso. La grande distribuzione ha ridotto i prezzi all’inverosimile, all’origine la merce viene pagata pochissimo. Inoltre importiamo dall’estero prodotti di qualità inferiore, trattati con agenti chimici vietati nella nostra nazione.

Le aziende ciociare sono in gravi difficoltà, è un settore “in estinzione”, un patrimonio che rischiamo di perdere definitivamente, senza agricoltura non c’è futuro. A Ferentino è rimasta una sola stalla, stessa cosa a Morolo, a Sgurgola: nel corso degli anni la politica non ha mai lavorato a favore degli agricoltori, molte aziende hanno dismesso tutto, quelle che restano aperte cercano di recuperare il debito per non chiudere in passivo.

Da Monza, una ragazza di soli 25 anni manifesta accanto a suo marito per rappresentare l’azienda agricola “Modica” di Ferentino, come scritto la sola stalla rimasta nel territorio comunale «Ho sposato mio marito e la sua attività: abbiamo circa 600 capi tra vitelli e manzi, il latte che produciamo viene in una minima parte lavorato dalle aziende locali, il resto comprato dalla grande distribuzione a pochi spicci. La responsabilità è anche nostra, della popolazione: dobbiamo imparare a valorizzare i frutti della terra e chi li produce: quando facciamo la spesa dovremmo prestare attenzione all’etichetta, ovvero alla provenienza, alla qualità, alla filiera».

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Ceccano, bomba americana inesplosa, è il terzo ordigno scoperto in due mesi: intervengono gli artificieri

Ennesimo ordigno bellico rinvenuto in città. Sono intervenuti gli artificieri per mettere in sicurezza e far brillare una bomba trovata circa una settimana fa in via Castellone. In attesa dell’intervento del Genio Artificieri VI Reggimento di Roma, l’area del ritrovamento era stata messa in sicurezza dai Carabinieri che, unitamente alla Polizia Locale, hanno vigilato sulla zona per evitare pericoli per la popolazione.

L’ordigno in questione era infatti una bomba americana di quelle che venivano lanciate con il fucile. 350 grammi di tritolo esplosivo le cui potenzialità restano immutate negli anni. A dire degli esperti, un potere esplosivo in grado di sventrare un carro armato. Se fosse esplosa avrebbe potuto causare una strage. Eppure è rimasta lì per decenni, quasi 80 anni per la precisione.

Si tratta del terzo ordigno bellico rinvenuto in città da dicembre ad oggi. Una circostanza che certamente non fa stare tranquilli i cittadini di Ceccano.

 

 

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