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Roma, Gualtieri presenta la ricostruzione del Colosso di Costantino

A partire da oggi, nel parco di Villa Caffarelli, si può contemplare con tutta la sua maestosità la straordinaria replica in scala 1:1 del Colosso di Costantino, frutto della collaborazione tra la Sovrintendenza Capitolina, la Fondazione Prada e la Factum Foundation for Digital Technology in Preservation, con la supervisione scientifica di Claudio Parisi Presicce, sovrintendente capitolino ai Beni Culturali.

La presentazione al pubblico di questa replica del monumento è avvenuta questa mattina, con la presenza del Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, dell’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, del sovrintendente Claudio Parisi Presicce, di Salvatore Settis, membro del Comitato di indirizzo della Fondazione Prada, e di Adam Lowe, della Factum Foundation for Digital Technology in Preservation.

Il progetto, sostenuto da Roma Capitale, dall’Assessorato alla Cultura e dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Prada, che ha esposto l’opera per la prima volta a Milano dal 17 novembre 2022 al 27 febbraio 2023, nell’ambito della mostra “Recycling Beauty” curata da Salvatore Settis e Anna Anguissola insieme a Denise La Monica.

Colosso di Costantino, Gualtieri: “Stiamo cercando di recuperare le dimensioni dell’antichità”

Ha dichiarato Gualtieri, presentando la replica del Colosso di Costantino: “Questa ricostruzione contribuisce a farci comprendere meglio il passato e quindi a capire meglio chi siamo, A Roma stiamo cercando di recuperare le dimensioni dell’antichità e la nostra conoscenza e percezione dei capolavori del passato, di cui conserviamo tracce e frammenti. Lo abbiamo fatto poco tempo fa con il Museo della Forma Urbis, lo facciamo andando in profondità con gli scavi della Metropolitana, lo facciamo attraverso l’anastilosi della Basilica Ulpia e adesso rendendo fruibile da tutti questa statua colossale, sia per essere ammirata in se, sia per essere una porta di accesso a quello scrigno di tesori che è il Colle Capitolino e che sono i Musei Capitolini”.