Tavolini e dehors, a Roma cittadini in piazza. che cosa succede? E’ davvero caos intorno alla questione dei famigerati dehors e tavolini all’aperto.
A Roma scendono in piazza i cittadini, e i comitati di tutta Italia pronti a radunarsi sabato 18 novembre a Trastevere. Nel luogo simbolo della movida e, forse, emblema delle vicenda.
Tavolini e dehors, tutti a Roma in piazza: perché?
Cittadini di Roma e di tutta Italia si danno appuntamento nella Capitale per protestare contro “l’invasione di strade e marciapiedi” di bar e ristoranti. I cosiddetti dehors e tavolini all’aperto.
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Tutti in piazza per dire no alla proroga dei dehors, scelta con un emendamento approvato in Senato che rinvia al dicembre 2024 la fine del regime semplificato per l’occupazione di suolo pubblico da parte delle attività aperte al pubblico.
In particolare si parla di coloro che somministrano cibo e bevande. Benché, guardando i sondaggi,gli italiani siano favorevoli a consumare pasti e aperitivi all’aperto, l’aspetto è un altro.
Infatti, chi vive nelle zone della movida sembra essere vittima di una costante situazione di caos. E infatti insieme alle realtà associative che hanno avviato l’iniziativa ci saranno semplici cittadini e la giunta del I Municipio Roma Centro, che ha voluto aderire alla protesta.
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Lo scopo è quello di rivedere i regolamenti e porre fine al regime di emergenza che durerà,per tutto il prossimo anno.
Tavolini e dehors. La protesta
L’evento, organizzato dalla ‘Rete di associazioni per una città vivibile’ (Racv) previsto per sabato 18 novembre dalle 11:30 a piazza Mastai a Trastevere, vede persone arrivare da tutta Italia.
Tutti anche loro contrarie a sedie e tavolini “liberi” nelle loro città. All’iniziativa hanno aderito comitati e associazioni di Catania, Angri, Napoli, Foligno, Caserta.
Tavolini e dehors, partecipa anche il I Municipio
Aderisce alla protesta anche la presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi, insieme al resto della giunta.
“Siamo stati i primi a schierarci contro questo provvedimento – ha detto in una nota, la presidente del Municipio Roma I Centro, Lorenza Bonaccorsi – perché lo riteniamo dannoso e inconciliabile con la vivibilità del nostro centro storico. Chiediamo quindi che il Parlamento ci ascolti e ritiri questa proroga, come chiesto anche da tanti sindaci italiani. In ogni caso noi continueremo nella nostra opera di rimozione dei dehors e delle strutture irregolari. Ricordo che ad oggi ne abbiamo fatti smontare oltre 200 in due anni”.
Tavolini e dehors, la critica di Fiepet-Confesercenti
Dopo l’annuncio della presidente Bonaccorsi, Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio, ha criticato la posizione del I Municipio.
Per il rappresentante dei gestori dei locali di food and beverage, infatti, Bonaccorsi “dovrebbe rappresentare le imprese e la filiera turistica della città, patrimonio e valore di Roma. Una scelta incomprensibile, soprattutto a seguito di diversi incontri fatti dalle associazioni di categoria con l’ente territoriale. Come Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio chiediamo a questo punto al I Municipio di fornire alla città, attraverso i suoi uffici tecnici, i dati e i numeri in metri quadrati delle Osp in loro possesso”.
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Per Pica non è giusto avvicinare “la malamovida ai tavolini degli esercenti, binomio che non ci appartiene”. Bisognerebbe, invece, controllare di più “i minimarket che in barba a ogni legge continuano a prosperare nel centro storico a danno dei cittadini e a svantaggio delle attività commerciali regolari. E su questo tema proponiamo anche un’assemblea pubblica tra istituzioni, cittadini e associazioni di categoria”.