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Ignazio Marino torna a Roma e cade dalla bici per le buche. Ecco cosa pensa l’ex sindaco della gestione Gualtieri

Ignazio Marino in bici a Roma nel 2013

Roma? Sporca, senza taxi e piena di buche. Parola dell’ex sindaco della Capitale Ignazio Marino che intervistato da Sporteconomy, parla di una città allo sbando “piena di venditori abusivi” e invasa di tavolini.

Marino ora vive e lavora negli Stati Uniti, ma torna nella Capitale come è accaduto lo scorso ottobre quando muovendosi in bici per le strade di Roma è caduto due volte per le buche.

Ignazio Marino torna a Roma e cade dalla bici per le buche: ecco cosa pensa l’ex sindaco della gestione Gualtieri

“Ho trovato la città incredibilmente sporca – ha detto Marino nell’intervista – e per tornare a casa dal barbiere ho dovuto camminare oltre un’ora perché c’era uno sciopero dei mezzi pubblici e non era neanche possibile trovare un taxi.” 

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Una descrizione impietosa della città amministrata dal sindaco Gualtieri che continua e non migliora: “Dal giorno dopo ho ripreso la mia bicicletta e sono caduto due volte per le buche. Inoltre, ho visto con dolore il ritorno dei venditori abusivi e delle distese di tavolini anche nei luoghi più prestigiosi di Roma, come vicino al Pantheon” ha detto nell’intervista Marino alla guida di Roma dal 2013 al 2014.

Marino: “Il Pd ha rinunciato a impegnarsi per tutto ciò che ci rende uguali, dalla sanità, alla scuola pubblica”

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Ignazio Marino – immagine di repertorio

Non risparmia stoccate neppure al Pd. “Non conosco la segretaria Schlein ed ella non mi ha mai cercato. Il Pd ha rinunciato a impegnarsi per tutto ciò che ci rende uguali, dalla sanità, alla scuola pubblica, ed è diviso non solo sui diritti civili ma anche su quelli sociali” ha detto Ignazio Marino intervistato da Sporteconomy.

“È un partito – ha aggiunto – in cui la segretaria afferma (e sono convinto che lo pensi) di essere contro gli armamenti e contro gli inceneritori, ma poi vuol costruire a Roma l’inceneritore più grande d’Europa e vota per aumentare la spesa in armamenti”.

Su un possibile ritorno in politica Marino ha risposto: “Come è scritto nella Bibbia, nel libro del ‘Qoelet’, c’è un tempo per ogni cosa e oggi non è per me il tempo di questa politica”.

La stoccata sulla stadio della Roma

All’ex sindaco della Capitale viene chiesto inoltre cosa cambierebbe – se potesse tornare indietro nel tempo – nella sua strategia sul progetto dello stadio della Roma. E Marino non si tira indietro anzi ha le idee chiare e nessun problema a spiegare la sua posizione.

“Se dovessi tornare indietro – risponde Marino – convocherei la cittadinanza presso lo Stadio Olimpico ed elencherei per nome e cognome tutti i politici che per un motivo o per l’altro creavano ritardi, ostacoli, e lavoravano per non realizzare un’opera così importante in modo trasparente, entusiasmante per i tifosi e utilissima alla economia della Capitale. Insomma, coinvolgerei la cittadinanza in un progetto partecipato al di fuori delle stanze chiuse della politica.