I servizi anti spaccio a Roma proseguono con successo, sotto il coordinamento della Questura, con un recente colpo nel quartiere del Casilino. La Polizia di Stato ha arrestato tre individui in due diverse operazioni legate al reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, è stato eseguito un provvedimento di esecuzione pena nei confronti di un cittadino italiano.
Le operazioni anti spaccio
Nel quartiere Riserva Nuova, gli agenti hanno individuato una possibile base di spaccio in un’abitazione gestita da un uomo noto alle forze dell’ordine. Fingendo di dover notificare un atto giudiziario, i poliziotti sono entrati nell’appartamento, dove hanno trovato la moglie dell’uomo in questione.
Quest’ultima ha riferito che il compagno era al di fuori dell’abitazione. Dopo averlo contattato telefonicamente, l’uomo, un italiano di 28 anni, è rientrato immediatamente.
A quel punto, i poliziotti, con l’aiuto del cane Faro, hanno eseguito una perquisizione domiciliare, che ha portato al rinvenimento di 263 grammi di Hashish, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga. L’intero materiale è stato sequestrato e l’uomo è stato arrestato.
Arrestata una donna di 39 anni
In un’altra operazione nel VI Municipio, la Polizia di Stato ha arrestato una donna italiana di 39 anni per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante l’operazione, gli agenti hanno notato una donna che veniva avvicinata più volte da ragazzi che si ritiravano in un cortile dopo aver parlato con lei.
I poliziotti si sono avvicinati alla donna, che ha gettato in fretta un pacchetto di fazzoletti nelle aiuole. All’interno dell’involucro c’erano cocaina, 43 involucri di sostanza per un totale di 17.3 grammi e 210 euro in contanti. La donna è stata portata presso gli uffici di polizia e sottoposta a perquisizione personale, che ha confermato il possesso di sostanze stupefacenti. In quel momento, la donna è stata arrestata.
Infine, gli stessi agenti hanno eseguito un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti nei confronti di un uomo italiano di 50 anni, precedentemente condannato in stato di libertà per reati legati agli stupefacenti. Dopo averlo contattato telefonicamente, l’uomo è stato ingannato e invitato al Distretto, dove è stata effettuata la notifica dell’atto e il conseguente arresto.
