Droga in arrivo da Roma e pronta per lo spaccio nel territorio sabino anche a minorenni. Un giro d’affari da mezzo milione di euro per la rete di narcotraffico smantellata dal blitz scattato oggi mercoledì 11 ottobre tra Rieti, Roma e Torino.
Rieti, smantellata rete di narcotraffico: 13 arresti
Dalle prime ore dell’alba è in corso un’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Rieti per l’esecuzione di 13 misure cautelari personali emesse nei confronti di altrettanti indagati dal Gip del Tribunale di Rieti, su richiesta della locale Procura, per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio.
La droga in arrivo da Roma e rivenduta nel territorio sabino: spaccio anche a minori
Viene così smantellata una rete di narcotraffico, radicata in vari comuni della provincia di Rieti, in particolar modo a Poggio Moiano, per mezzo della quale varie sostanze stupefacenti tra cui cocaina, hashish e marijuana, provenienti da Roma, venivano rivendute al dettaglio nel territorio sabino, anche a minori, per un giro d’affari di mezzo milione di euro.
L’operazione vede impiegati oltre 80 Carabinieri nelle province di Rieti, Roma e Torino supportati da velivolo del Nucleo Carabinieri Elicotteri di Rieti e da unità cinofile del Nucleo di Roma. In corso varie perquisizioni.
Il blitz a Tor Bella Monaca
Un nuovo blitz dopo la vasta operazione della Polizia di Stato e carabinieri che ieri ha colpito i vertici del traffico di stupefacenti in zona Tor Bella Monaca, considerata una delle principali piazze di spaccio di Roma.
Durante l’operazione sono stati eseguiti 27 arresti, di cui 24 in carcere e 3 ai domiciliari. Le accuse a vario titolo, vanno dall’associazione finalizzata al narcotraffico, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione e porto di armi da sparo, lesioni aggravate dal metodo mafioso e tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso per fatti avvenuti nel quartiere di Tor Bella Monaca.
Le indagini hanno consentito di ricostruire, l’esistenza di un sodalizio organizzato attivo in via dell’Archeologia, tra i civici 38 e 40 nell’area del comparto “R5” comunemente chiamata “Le Palme” al cui vertice ci sarebbe stato Vincenzo Vallante con la collaborazione di Pietro Longo. E’ stato documentato che la piazza di spaccio delle “Palme”, aperta 24 ore su 24, generava per i criminali guadagni pari a 250.000 euro al mese.