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Maxi blitz a Tor Bella Monaca, arresti e perquisizioni: colpiti i vertici dello spaccio da 250mila euro al mese

Spaccio tra giovanissimi
Spaccio tra giovanissimi

E’ scattata alle prime ore di questa mattina una vasta operazione dei carabinieri e della polizia di Stato, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma. Un nuovo maxi blitz che ha colpito i vertici del traffico di stupefacenti nella zona di Tor Bella Monaca, considerata una delle principali piazze di spaccio della capitale.

Maxi blitz a Tor Bella Monaca: 27 arresti

Sono 27 gli arresti, di cui 24 in carcere e 3 ai domiciliari, eseguiti nell’ambito dell’operazione. Le accuse a vario titolo, vanno dall’associazione finalizzata al narcotraffico, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione e porto di armi da sparo, lesioni aggravate dal metodo mafioso e tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso per fatti avvenuti nel quartiere di Tor Bella Monaca.

Maxi blitz a Tor Bella Monaca, arresti e perquisizioni: colpiti i vertici dello spaccio da 250mila euro al mese
perquisizioni della polizia durante il blitz a Tor Bella Monaca

Nel mirino degli inquirenti l’attività di spaccio, in particolare in via dell’Archeologia dove sarebbe stato messo in piedi un business illegale da 250.000 euro al mese. Sul posto questa mattina polizia, carabinieri e vigili del fuoco che sono entrati negli appartamenti a caccia di sostanze stupefacenti e per trovare i responsabili dello spaccio.

I vertici dello spaccio nella piazza di Tor Bella Monaca

Le indagini hanno consentito di ricostruire, l’esistenza di un sodalizio organizzato attivo in via dell’Archeologia, tra i civici 38 e 40 nell’area del comparto “R5” comunemente denominata “Le Palme” al cui vertice ci sarebbe stato Vincenzo Vallante con la collaborazione di Pietro Longo.

Sono stati individuati inoltre soggetti gravemente indiziati di appartenere al gruppo criminale organizzato secondo una struttura piramidale con ripartizione di ruoli e compiti. Inclusa ad un livello intermedio una rete di capi piazza, responsabili della gestione della piazza di spaccio con il compito di controllare l’operato dei pusher e di assicurare la necessaria assistenza ai sodali eventualmente tratti in arresto in flagranza di reato, quindi di pusher e vedette operanti in strada attrezzati ad eludere le attività investigative grazie all’utilizzo collaudato di un linguaggio cifrato e all’uso di telefoni intestati a terze persone. Dalle indagini sono emerse inoltre punizioni esemplari nei confronti di sodali infedeli o inadempienti.

Maxi blitz a Tor Bella Monaca, arresti e perquisizioni: colpiti i vertici dello spaccio da 250mila euro al mese
i carabinieri a Tor Bella Monaca

Piazza di spaccio aperta h24 da 250.000 euro al mese

L’attività investigativa ha permesso di effettuare più di 30 arresti in flagranza di reato che hanno portato al sequestro complessivo di più di 1300 involucri di cocaina, nonché hashish, marijuana ed eroina. Nel corso dei numerosi interventi effettuati sulla piazza di spaccio sono state sequestrate anche delle armi da fuoco. Dalla contabilità sequestrata e dagli esiti delle attività tecniche è stato documentato che la piazza di spaccio delle ‘Palme’, attiva sull’arco delle 24 ore, generava, all’epoca delle indagini, introiti illeciti pari a 250.000 euro al mese.

All’operazione di oggi hanno proceduto, da una parte, la Squadra Mobile di Roma, con il supporto di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, del Reparto Mobile e del Reparto volo della polizia impiegando circa 300 operatori – e, dall’altra, con particolare riferimento al duplice tentato omicidio aggravato dell’8 settembre 2021 all’altezza del civico 74 di via dell’Archeologia, i carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati. 

Il duplice tentato omicidio

Uno dei soggetti ritenuti dal gip gravemente indiziati è proprio lo stesso Vallante. Il grave episodio aveva visto, poco prima delle ore 14 di quel pomeriggio di settembre, l’esplosione di 7 colpi di arma da fuoco all’indirizzo di due giovani di origine nordafricana, ferendoli in maniera grave, e il successivo allontanamento a bordo di un’ auto vettura facendo perdere e proprie tracce ed è stato ricostruito, in termini di gravità indiziaria, come una spedizione punitiva a danno delle due vittime protagoniste di un contrasto, la sera precedente, per motivi connessi allo spaccio.

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, all’epoca dei fatti impegnati nella ricerca del latitante detto “Pandoro”, (32enne originario del quartiere di Tor Bella Monaca, rintracciato in Spagna nel novembre 2022 e sottrattosi alla cattura nell’ambito di un’operazione del 27 aprile 2021 che disarticolò un’intera piazza di spaccio con l’arresto di 50 soggetti), sono riusciti a ricostruire le intere fasi, iniziali ed esecutive del delitto, individuando inoltre la vettura utilizzata dagli autori del fatto.

Il movente

Le indagini hanno permesso non solo di individuare gli autori del delitto ma anche di comprenderne il movente, da ricondurre alla necessità di ridimensionare le ambizioni di ascesa criminale di alcuni sodali che volevano appropriarsi del controllo di una porzione di territorio, corrispondente con il civico 40 di via dell’Archeologia, su cui avviare autonoma attività di spaccio. Il reato contestato è il tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso.