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Madonna di Trevignano, arriva la decisione del Consiglio di Stato: la veggente deve togliere tutto

l'immagine della statua da portale web Mediaset

La teca con la statua della Madonna, crocifisso, panche. Via tutto entro la prossima settimana. Nel terreno di via Campo delle Rose a Trevignano Romano dovrà rimanere solo la recinzione. Il Consiglio di Stato ha infatti rigettato il ricorso presentato dall’associazione Madonna di Trevignano dopo che il Comune aveva emesso un’ordinanza di demolizione delle opere abusive e ripristino dello stato dei luoghi. Dovrà essere rimosso tutto dall’area dove ogni 3 del mese la sedicente veggente Gisella Cardia si ritrova per pregare insieme ai fedelissimi e dove dice di attendere l’apparizione. Lo riporta Fanpage.

Madonna di Trevignano, il Consiglio di Stato rigetta il ricorso della veggente: Gisella deve togliere tutto

E così dopo il no del Tar alla richiesta di sospendere l’ordinanza comunale che prevede la demolizione degli abusi edilizi, è arrivata mercoledì scorso anche la risposta negativa del Consiglio di Stato a cui si era rivolta la donna e la sua associazione “Madonna di Trevignano onlus”, fondata insieme al marito, criticando “un clima di odio e violenza” e la violazione della libertà religiosa.

Via dal campo statue e panche

Ora Cardia e il marito, presidente dell’associazione, dovranno rimuovere tutto tra il prossimo 17 e il 19 luglio quando termineranno i 90 giorni previsti nell’ordinanza del comune. Dovrà sparire tutto compresa la teca con la statua della Madonna e le panche, ma non la recinzione che sarebbe interessata da un altro contenzioso.

Fatto ciò potranno continuare i raduni spirituali. Per il Consiglio di Stato, riporta Fanpage, la rimozione dei manufatti “non inibisce lo svolgimento delle funzioni religiose che possono aver luogo nell’area oggetto dell’ordine di ripristino”.