
“Paga o ti bruciamo l’azienda”. Un imprenditore del sud pontino è finito nella rete di due criminali che continuavano a pretendere soldi minacciandolo di ritorsioni. Un incubo da cui non riusciva a liberarsi e così ormai disperato, dopo aver dilapidato buona parte dei suoi risparmi, si è rivolto alla polizia denunciando gli estorsori. Nella serata di ieri, 8 marzo, gli agenti del Commissariato di Gaeta hanno arrestato in flagranza due uomini della provincia di Latina, classe 1972 e 1981, di cui uno con precedenti specifici.
Le indagini
Le indagini coordinate dalla Procura di Cassino sono partite dopo la denuncia sporta dalla vittima. L’imprenditore da diversi mesi era costretto a pagare decine di migliaia di euro ai due che minacciavano di “bruciare l’azienda”. Ieri pomeriggio la vittima è stata nuovamente contattata dai suoi “aguzzini” che con reiterate minacce inviate anche via WhatsApp, pretendevano la consegna di altri soldi.
L’arresto
All’appuntamento con i banditi, fissato nei pressi di un bar della periferia di Formia, stavolta c’erano però anche i poliziotti che a distanza aspettavano il passaggio dei soldi per intervenire. A consegna avvenuta i due malviventi sono stati intercettati e bloccati. Nelle tasche avevano le banconote opportunamente “segnate”, per un totale di euro 500 euro.
Dopo gli accertamenti di rito, i due uomini sono stati arrestati per il reato di estorsione in concorso e, come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura di Cassino, portati presso i loro domicili in attesa del giudizio di convalida.
(eg)