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Incidente aereo Guidonia, la manovra da eroe del top gun: “Ha evitato una strage”

Ha puntato dritto alla strada tra i palazzi fino a impattare al suolo con l’obiettivo di evitare una strage. E’ il pensiero di chi ieri nel centro residenziale di Colle Fiorito a Guidonia ha visto le ultime manovre del maggiore Marco Meneghello 46 anni, originario di Legnago (Verona) mentre il pilota dell’aeronautica precipitava con il suo Siai U-208 del 60° stormo. Due le vittime dell’incidente aereo avvenuto durante una esercitazione: il tenente colonnello Daniele Cipriano e il maggiore Marco Meneghello.

L’ultima missione eroica del top gun per evitare una strage

Ed è l’ipotesi anche della procura di Tivoli che per ricostruire quanto avvenuto ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro aereo colposo e ha disposto l’autopsia che verrà eseguita oggi. E’ lo stesso procuratore, Francesco Menditto a renderlo noto. “Pur essendo in corso i doverosi accertamenti, dalle prime ricostruzioni è ragionevole ipotizzare che il velivolo caduto nella strada di un centro abitato sia stato lì direzionato dal pilota per recare il minor danno possibile a cose e persone, tanto che i danni sono stati limitatissimi. Diversamente, una precipitazione sugli edifici ai lati della strada avrebbe causato numerose vittime” spiega il procuratore di Tivoli.

I testimoni della tragedia

E’ ancora vivo il ricordo di quei tragici momenti negli occhi di chi ha visto gli ultimi istanti di vita del top gun. “L’ho visto arrivare in picchiata, poi planare mettendosi di taglio tra le palazzine che costeggiavano viale delle Margherite e poi puntare al centro della strada, prima di abbattersi su un’auto e prendere fuoco”, racconta Marco al Messaggero. Il testimone era vicino al luogo dell’impatto e ha mostrato ai cronisti il modo in cui l’aereo è stato manovrato per evitare di colpire i palazzi prima di abbattersi su un’auto.

Qualcuno è corso a prendere un estintore per tentare invano di salvare il pilota dal rogo che aveva ormai avvolto il velivolo. Il proprietario dell’auto una Opel Mokka sotta choc è riuscito a salvarsi per pochi secondi. “Stavo andando a prendere l’auto, l’avevo aperta quando ho visto un’ombra e ho sentito dei rumori” ha raccontato il sopravvissuto.

Lutto cittadino a Guidonia

Anche Mauro Lombardo sindaco di Guidonia Montecelio dove oggi è stato proclamato il lutto cittadino, è convinto che il pilota sia morto compiendo un’ultima eroica missione. L’intera comunità ha assistito attonita al gravissimo incidente aereo che è costato la vita a due piloti che prestavano servizio presso il 60° Stormo. Una tragedia che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi se il velivolo precipitato nel centro abitato di Colle Fiorito non avesse miracolosamente evitato, probabilmente per scelta e abilità del pilota, la collisione con le case. Non ci sono parole per descrivere il nostro stato d’animo. Questa Città ha un rapporto simbiotico con l’Aeronautica. Del resto, la storia di Guidonia Montecelio e quella dell’Arma Azzurra sono legate sin dalle rispettive origini”.

(eg)