Sono in corso le indagini per determinare le cause dell’incidente aereo avvenuto oggi a Guidonia in cui hanno perso la vita il tenente colonnello Giuseppe Cipriano e il maggiore Marco Meneghello, piloti del 60° Stormo dell’aeronautica militare. Due le inchieste aperte separatamente dalla procura di Tivoli e l’aeronautica militare. I due aerei U-208 sarebbero entrati in collisione durante una missione addestrativa nelle vicinanze dell’aeroporto precipitando uno tra le case a Guidonia e uno in un campo alla Longarina.
In un post su Facebook la foto dei due piloti sorridenti in divisa, uno accanto all’altro, e il ricordo commovente dell’Aeronautica Militare: “Ciao Giuseppe, Ciao Marco… volerete per sempre in ala con noi”.
“Giuseppe e Marco, vogliamo ricordarvi così, con i vostri volti sorridenti, – si legge nel post – appassionati del volo ed entusiasti del vostro lavoro. Avete trasmesso i valori dell’Aeronautica Militare a migliaia di giovani in tutta Italia che oggi sicuramente avranno un pensiero per voi. Ancora una volta, la nostra grande famiglia è costretta a fare i conti con un devastante dolore che ha profondamente scosso tutti noi. Giuseppe e Marco non erano solo nostri colleghi, erano nostri fratelli”.
La manovra eroica del tenente colonnello Giuseppe Cipriano
Il tenente colonnello Giuseppe Cipriano era nato a Taranto e aveva compiuto 48 anni lo scorso 5 febbraio. In aeronautica nel 1996 dopo aver frequentato il 117mo corso Allievo ufficiale pilota di complemento. Cipriano era pilota istruttore sui velivoli U208A, Aliante G103, MB339-CD, con alle spalle 6mila ore di volo.
Il sindaco di Montalbano Jonico, Pietro Marrese, ha informato i cittadini della terribile notizia: “Una delle due vittime del terribile incidente aereo avvenuto a Guidonia, in provincia di Roma, è purtroppo il nostro concittadino Giuseppe Cipriano, ragazzo generoso, riservato e dal cuore nobile, orgoglio di noi montalbanesi. Il tenente colonnello avrebbe compiuto una manovra per evitare che il velivolo da lui guidato finisse sulle case: una manovra eroica, quella del caro Giuseppe che, salvando la vita di tante persone, ha deciso di sacrificare la sua. Alla mamma Ginetta, al padre Peppuccio, ai fratelli Mario e Alessio, a tutti i suoi familiari, le mie condoglianze e quelle dell’intera comunità di Montalbano Jonico”.
Marco Meneghello: il top gun che portava la passione del volo nelle scuole
Il maggiore Marco Meneghello nato a Legnago (in provincia di Verona), avrebbe compiuto 46 anni il prossimo 18 agosto. Era entrato in Aeronautica nel 1999 nel 119simo corso Allievo ufficiale pilota di complemento. Era pilota istruttore abilitato sui velivoli U208A, Aliante G103, con le sue 2.600 ore di volo effettuate anche in operazioni fuori dai confini nazionali.
Meneghello inoltre, riporta il Corriere Veneto, era uno dei responsabili del progetto che l’Aeronautica Militare sta portando avanti da alcuni anni nelle scuole, insieme al Ministero dell’Istruzione e agli Uffici scolastici provinciali, per diffondere sempre più la conoscenza di come si diventa piloti militari.
Agli studenti dell’ultimo anno di una scuola a Verona nel 2021 aveva detto, come riportato oggi dal Corriere Veneto: “Siamo felici di portare qui la nostra passione e di trasmetterla ai più giovani. Ci rivolgiamo a ragazzi che si trovano in procinto di decidere cosa fare ‘da grandi’, magari non sceglieranno di diventare piloti dell’Aeronautica, ma questa esperienza farà capire loro che per ogni professione e lavoro serve impegno, competenza e sacrificio. E che il lavoro di squadra paga sempre”.
(eg)
