Home NOTIZIE ATTUALITÀ Balneari, tra Bruxelles e Roma c’è tensione. L’avvertimento che scuote i balneari

Balneari, tra Bruxelles e Roma c’è tensione. L’avvertimento che scuote i balneari

“Abbiamo appreso dalla stampa che la conversione in legge del decreto Milleproroghe, che prorogherebbe ancora – almeno fino al 31 dicembre 2024 – le attuali concessioni balneari in Italia, è stata promulgata dal presidente della Repubblica italiana con riserva, in particolare in relazione a ‘profili di incompatibilità con il diritto europeo.” Lo ha riferito all’Ansa un portavoce dell’esecutivo dell’Ue, specificando che la Commissione europea considererà  “attentamente il contenuto e gli effetti del provvedimento, che non è stato ancora notificato, per valutare la risposta adeguata”.

Ricordando lo scorso 24 febbraio, data in cui il capo dello Stato Sergio Mattarella ha firmato la conversione in legge del decreto “Milleproroghe”, con questa conversione veniva approvata anche la proroga delle concessioni demaniali fino al 31 dicembre 2024. L’Italia comunque non è in regola con le leggi europee poiché lo Stato italiano non applica la direttiva che è stata approvata nel 2006, la Bolkestein. Al contrario di quanto si dice in questa direttiva, in Italia le spiagge vengono assegnate attraverso delle concessioni decennali che vanno a vantaggio degli stabilimenti e sono poco redditizie per lo Stato.

Nel 2009 l’Italia ha subito una procedura d’infrazione, nel 2016 poi la sentenza della Corte di giustizia Ue che chiedeva a Roma di adeguarsi alle regole europee. In ultimo, nel 2020 l’esecutivo comunitario ha avviato una nuova procedura d’infrazione che si potrebbe concludere con una sanzione pecuniaria.

L’esecutivo di Bruxelles ha però ricordato come si debba assicurare “la parità di trattamento dei fornitori di servizi senza alcun vantaggio diretto o indiretto per alcuno specifico operatore, promuovere l’innovazione e la concorrenza leale, prevedere un’equa remunerazione degli investimenti effettuati e proteggere dal rischio di monopolizzazione delle risorse pubbliche a vantaggio dei consumatori e delle imprese.” Con questo si augura che il governa possa prendere decisioni che vadano nella direzione corretta.

Dal governo italiano arriva l’intenzione di accelerare le pratiche a riguardo, già dalle prossime settimane. Nel frattempo l’avvertimento da Bruxelles mette in agitazione i balneari e stende un velo di paura sul loro futuro.

(S)