Dopo le lacrime di Conceicao sotto la Nord che ci riconsegnano a un calcio dal sapore antico che non esiste più, all’Olimpico si accendono i riflettori su Lazio-Napoli. La squadra di Sarri parte bene e ha un occasione d’oro con Luis Alberto che spedisce di poco a lato da buonissima posizione. Il Napoli si affaccia dalle parti di Strakosha con un paio di cross di buona fattura ma niente di più. Nella ripresa Felipe Anderson impegna ancora una volta un attento Ospina prima di lasciare il campo per Pedro. In una notte tranquilla, arriva il lampo di Insigne che si spegna all’angolino mentre Strakosha si rialza a capo chino. Pedro è ispirato e impegna subito Ospina autore di una parata plastica su una conclusione dalla distanza dello spagnolo. È il preludio al pareggio laziale: Pedro raccoglie dal limite dell’area un pallone che con uno schiaffo supera Ospina all’angolino, correndo sotto la Nord ad accogliere l’abbraccio del suo popolo. Quando la partita sembra indirizzarsi sul pareggio, arriva lo squillo di Fabian Ruiz, che con un sinistro a giro – su assist di Insigne – porta in vantaggio il Napoli a trenta secondi dal gong. Una sconfitta amara per la Lazio, che rimane a galleggiare tra il sesto e l’ottavo posto mentre la squadra di Spalletti aggancia il Milan in testa alla classifica. Sabato la trasferta in terra sarda, dove servirà una Lazio più cinica e testarda
