Il mistero della presunta porta segreta a palazzo Grazioli, l’ex quartier generale di Silvio Berlusconi a Roma, sembra finalmente risolto. La porta che è emersa dietro una libreria, sollevando interrogativi sulla sua possibile connessione con presunte attività “nascoste”, non cela alcun passaggio segreto verso l’esterno dell’edificio.
La scoperta del Times a Palazzo Grazioli
Il caso è stato sollevato quando un giornalista del ‘Times’ di Londra ha condiviso la scoperta attraverso un video, facendo riferimento alle famigerate “cene eleganti” associate al periodo del bunga bunga.
Tuttavia, secondo l’ex parlamentare azzurro Francesco Giro, quella porta non era altro che l’accesso al pianerottolo dal suo ex ufficio, situato al primo piano nobile di palazzo Grazioli.
La verità dietro la presunta porta segreta di Berlusconi
L’ex parlamentare ha chiarito che quella porta non aveva alcuna connessione con le presunte attività discutibili associate alle “cene eleganti” del periodo del bunga bunga.
Francesco Giro, che presenterà presto un libro sul Cavaliere intitolato ‘Silvio Berlusconi e la città ideale’, ha fornito dettagli sulla disposizione degli spazi all’interno dell’edificio, svelando che la presunta porta segreta non aveva alcuna connessione con attività illecite, ma era semplicemente un accesso al pianerottolo dal suo ex ufficio.
Il passaggio, quindi, portava al corridoio centrale che conduceva allo studio di Berlusconi, mentre l’ingresso secondario, nascosto dietro la libreria del suo ufficio, si apriva sul pianerottolo.
Palazzo Grazioli è stato per oltre vent’anni il quartier generale di Silvio Berlusconi a Roma. Situato in via della Gatta, l’edificio ha visto la presenza di numerosi politici e giornalisti nel corso degli anni.