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Non solo Roma – Puntata di Mercoledì 3 Aprile 2024

Non solo Roma con Elisa Mariani – Puntata di Mercoledì 3 Aprile 2024

A Roma lo sciopero nazionale delle cooperative sociali, USB: “Inaccettabile non avere garanzie”

Ospite in collegamento Giacomo Gresta, dirigente nazionale USB – Cooperative Sociali

Contro il sistema degli appalti e dell’accreditamento, per l’internalizzazione di tutti i servizi esternalizzati. Per veri
aumenti salariali e contro la precarietà contrattuale.
“Non è accettabile che i lavoratori e le lavoratrici delle Cooperative Sociali e del Privato Sociale non abbiano garanzie
di reddito e diritti, senza il riconoscimento del ruolo svolto per la collettività e per il servizio del pubblico”.: è quanto tuona la USB, sigla sindacale che ha indetto lo Sciopero nazionale delle Cooperative sociali, previsto per mercoledì 10 aprile nella Capitale.

“Il rinnovo del contratto collettivo nazionale, firmato da CGIL CISL UIL con le centrali cooperative, dimostra la crisi di
questo sistema: salari da fame e precarietà si confermano caratteristica principale del lavoro sociale mentre i tagli al
welfare stanno portando al collasso i servizi.
Basta con le privatizzazioni, reinternalizzare i servizi a cominciare dagli educatori scolastici rispetto ai quali sono stati presentati apposite proposte di legge in Parlamento” prosegue la sigla.

Tanti i punti per cui si sciopererà il prossimo 10 aprile: per gli aumenti salariali che garantiscano il recupero dell’inflazione; contro appalti e affidamenti pubblici al massimo ribasso; per una revisione dei sistemi di accreditamento dei servizi per garantire il diritto alla salute e all’integrazione dei
soggetti fragili, per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro.

E ancora: per il riconoscimento del lavoro di cura, educativo e assistenziale, come lavoro usurante, contro la riduzione dei fondi per i servizi di welfare, contro la privatizzazione dello stato sociale; per il blocco delle
spese militari e dell’intervento nei teatri di guerra.

La manifestazione è prevista alle ore 11 a Piazza Ss. Apostoli di Roma.

A Roma arriva la XIII edizione del “Festival del Verde e del Paesaggio”: come trasformare le nostre città più sostenibili

Ospite in collegamento Gaia Zadra, direttrice del “Festival del verde e del paesaggio”

Il 59% delle famiglie italiane ha almeno una pianta in casa e almeno 7 persone su 10 (il 68%) va regolarmente “a caccia” di piante nei vivai. Ma in quanti si domandano da dove arrivano le piante o come sono state coltivate? E altrettanto raramente riflettiamo sul fatto che proprio dal nostro terrazzo, balcone o davanzale possiamo dare il nostro piccolo grande contributo alla lotta contro la crisi climatica e alla protezione della biodiversità.

E, ancora, quanto siamo consapevoli che le città sono il motore principale della riconversione ecologica essendo responsabili del 75% delle emissioni di CO2 e di due terzi del consumo delle risorse naturali?

Da queste premesse prende le mosse la XIII edizione del Festival del Verde e del Paesaggio, (www.festivaldelverdeedelpaesaggio.it), la più grande manifestazione espositivo-culturale in Italia dedicata al verde in città e al paesaggio urbano, che ritorna dal 5 al 7 aprile al Giardino Pensile dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, con un programma intensissimo e ancora più coinvolgente con oltre 150 iniziative tra Talk, lezioni gratuite, workshop, sessioni esperienziali, laboratori per i piccoli, presentazioni di libri, concorsi di progettazione, giardini pensili e installazioni d’arte.

Parole d’ordine per questa nuova edizione: ritrovare attraverso un giardinaggio ecologico e la riscoperta di una vita urbana “open air” lo stimolo e la chiave per fronteggiare il cambiamento climatico e proteggere la biodiversità riportando al centro dell’attenzione le città come parte del problema ma anche della soluzione.

“Abbiamo voluto immaginare questa XIII edizione del Festival del Verde e del Paesaggio innanzitutto come luogo in cui fare esperienza, promuovere cittadinanza civica e apprendere nuovi modi di leggere e concepire il verde delle nostre case e delle nostre città perché vivere in modo più sostenibile dipende anche da noi e possiamo farlo a partire dal nostro balcone”  dichiara Gaia Zadra.

Per questo parleremo di come riportare al centro dell’attenzione il verde, sia la chiave per contribuire a costruire le città del futuro, che dovranno necessariamente essere più inclusive, resilienti, biodiverse e più accoglienti per le persone e le specie animali e vegetali. Ma accanto a temi globali e complessi come questi – prosegue Zadra – si parlerà tanto anche di slow garderning, il giardinaggio del futuro, in una sintonia totalmente rinnovata con la natura e con un utilizzo totalmente sostenibile delle sue risorse, a cominciare da quelle idriche”.

Borghesiana: coppia congela feto nel freezer di casa

Ospite in collegamento Michela Anniballi, redazione “Roma Daily News

Ha congelato il feto di quattro mesi del bambino che portava in grembo, riponendolo nel freezer.

La macabra scoperta è stata fatta dagli agenti della Polizia di Stato in un appartamento della Borghesiana, all’estrema periferia Sud-Est di Roma. La donna e il compagno, entrambi cittadini di nazionalità romena, sono stati denunciati per occultamento di cadavere.

Secondo quanto ricostruito, la donna di 44 anni, infermiera, si era presentata al Policlinico Casilino con una forte emorragia, senza però che la paziente riconducesse la perdita di sangue ad un evento preciso. La coppia è poi tornata a casa, ma una segnalazione dei sanitari ha fatto scattare i controlli.

Secondo i medici le cause dell’emorragia potevano essere due: un aborto o parto prematuro. Così hanno allertato le forze dell’ordine trasmettendo al Commissariato di competenza il referto medico. I poliziotti del distretto Casilino si sono recati all’indirizzo lasciato dalla coppia e dopo aver ascoltato i due, hanno fatto la macabra scoperta: un feto di quattro mesi, delle dimensioni di circa 30 cm, congelato nel freezer.

La donna a quel punto avrebbe confessato di aver perso il bambino mentre era in casa in seguito ad un malore. I due sono stati denunciati per occultamento di cadavere.

Sahara o Roma? Allarme inquinamento

Sono giorni in cui la Capitale è preoccupata. La sabbia è ancora visibile ovunque, sulle strade, macchine, abitazioni. Il Sahara ancora non ha mollato Roma.

Spaventa in modo particolare la qualità dell’aria: la concentrazione di Pm10 è su livelli di guardia.

Nei giorni scorsi Roma ha regalato momenti suggestivi, il cielo giallo sopra la città era allo stesso tempo inquietante e affascinante, donava un senso di “apocalittico” alla Capitale. Il tutto è stato dovuto alla sabbia trasportata dai venti direttamente dal deserto del Sahara. Polveri sottili pericolose per le persone, in particolare per i soggetti più fragili.

La perturbazione, infatti, ha causato l’innalzamento dei livelli di Pm10 in tutta la città. Hanno superato livelli di guardia anche alcune centraline di rilevamento che dall’inizio dell’anno non avevano mai dato problemi. Tutta colpa della sabbia, la “dust” gialla sahariana che ha ricoperto, durante le festività, tutta l’Italia.

E se, in passato, si era pensato ad eventuali blocchi del traffico per migliorare l’aria in seguito a sforamenti di pochi punti delle centraline, il 31 marzo è stata forse la giornata più “irrespirabile” degli ultimi anni.

Il Campidoglio ha diramato delle raccomandazioni, tuttora ancora valide ma che in pochi seguono. Si consiglia alle persone più fragili di stare a casa. Le polveri sahariani, invisibili  a occhio nudo, si spostano nell’aria e si introducono nei polmoni; molto pericolose per chi soffre di bronchiti ed asma. Da Roma viene chiesto anche uno sforzo per abbassare i livelli di Pm10. Il Campidoglio raccomanda ai romani di spostarsi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici, lasciando a casa il mezzo privato.

Parole d’odio sui muri di Roma: dal Museo della Luce campagna creativa di contrasto

Il Museo della Luce, lo spazio espositivo di 1000 m2 nel cuore di Roma in cui le installazioni luminose incontrano le invenzioni scientifiche e artistiche, lancia una campagna dedicata alla Capitale e denominata Passa al lato luminoso!

L’iniziativa punta ad avvalersi della collaborazione della comunità locale per contrastare le espressioni di offesa, intolleranza e odio che deturpano muri e vie di Roma (come, purtroppo, di tante altre città nel mondo): con creatività saranno trasformate in messaggi positivi di rispetto, speranza e inclusione.

Come funziona la campagna? Per Passa al lato luminoso! il Museo della Luce ha creato un’apposita pagina web dedicata a tutti coloro che, infastiditi dal persistere e diffondersi di messaggi negativi, vogliono contribuire proattivamente al loro contrasto e alla vivibilità degli spazi pubblici.

I cittadini possono scattare fotografie di scritte offensive, volgari o minacciose e caricarle sulla pagina online: gli operatori del Museo valuteranno le segnalazioni e, se reputate meritevoli d’intervento, attiveranno team di artisti e volontari che si recheranno sul posto. Qui, provvederanno a correggere le parole con lettere adesive, brillanti al buio, per cambiarne in positivo il significato.

Tali adesivi non saranno mai applicati sul patrimonio storico o artistico, seppur davvero facili da rimuovere e non dannosi: la speranza, però, è che non vengano staccati fino a quando il muro verrà ripulito.

Nell’epoca dell’hate speech, la nostra campagna vuole sensibilizzare e coinvolgere la comunità in un’azione, al contempo simbolica e concreta, che – grazie all’approccio creativo – non si limiterà a cancellare le manifestazioni di disprezzo, discriminazione e violenza ma riuscirà a ribaltarle in messaggi di empatia, comprensione e amore per le persone e l’ambiente urbano. Passa al lato luminoso! è dunque un invito a essere protagonisti di questa trasformazione e siamo convinti che la città di Roma, con il forte senso d’appartenenza della sua comunità, sia il luogo ideale per illuminare un simile progetto afferma Egle Videikaite, direttrice del Museo della Luce.

Per partecipare alla campagna e seguirne i risultati: https://latoluminoso.it/

Gli autori degli scatti, meritevoli di intervento e pubblicazione, riceveranno una sorpresa via email.

Tornano le dirompenti storie di Andrea Guglielmino: “Garibaldi VS Mickey”

Ospite in collegamento Andrea Guglielmino, giornalista

È arrivato Garibaldi vs. Mickey, il nuovo dirompente fumetto di Andrea Guglielmino, già autore di Garibaldi vs. Zombies per Emmetre Edizioni e di alcune delle storie più amate della serie da edicola Samuel Stern di Bugs Comics.

I disegni sono di Jacopo Moretti, la cover di Mirko Fascella con colori di Renato Stevanato, logo di Daniele Brancato.

Garibaldi vs. Mickey viene distribuito gratuitamente sui canali social di Emmetre Edizioni, che ha accolto piacevolmente questa iniziativa, con cadenza settimanale per 6 settimane, a partire dal 28 marzo. L’ultima uscita è prevista per il 2 maggio 2024.

Potete leggere il primo episodio SULLA PAGINA FACEBOOK EMMETRE EDIZIONI o sul PROFILO INSTAGRAM EMMETRE EDIZIONI

Ma come mai l’idea di una storia con protagonisti Giuseppe Garibaldi e Mickey Mouse? Tutto nasce da una boutade. Appena saputo che la Disney aveva perso i diritti per l’immagine di Topolino nel famosissimo cortometraggio Stemboat Willie, l’autore ha iniziato a pensare a come poter far incontrare due figure leggendarie: il mitico Mickey Mouse e l’eroe dei due mondi, Giuseppe Garibaldi.

Ne è venuta fuori una storia breve – come è giusto che sia. A sua volta intensa come un cortometraggio animato – ma talmente forte che Guglielmino ha deciso di realizzarla a titolo gratuito come estemporaneo omaggio per i suoi lettori, in attesa dell’uscita di Garibaldi vs. Frankenstein, prequel di Garibadi vs Zombies, sempre per Emmetre Edizioni.

“Quando mi parte in testa un’ossessione – spiega Guglielmino – me ne devo liberare a tutti i costi. Sapevo che questo instant comic doveva essere assolutamente realizzato, e devo ringraziare in questo senso tutta la squadra che a titolo sostanzialmente gratuito, accettando come pagamento una cifra del tutto simbolica, ha deciso di seguirmi in questa piccola impresa. È un fan-comic, se vogliamo, un regalo realizzato da fan per i fan, ma con una struttura e una qualità che non hanno nulla da invidiare a una produzione professionale, perché di fatto, è anche quello”.

Il mini-comic di 6 tavole è studiato appositamente per la fruizione sui social. Le vignette sono infatti in formato quadrato, quello che risulta più leggibile su instagram e facebook, e il tutto è scritto e ragionato pensando allo “scorrimento” delle immagini sulle piattaforme META.

“Vale la pena fare qualcosa – continua Guglielmino – se sai che nessun altro l’ha già fatta. Cerco sempre di fornire ai lettori una chiave non scontata e sorprendente. In queste poche tavole penso di essere riuscito a trasportare il mio modo di scrivere certi personaggi, che si portano dietro un corredo enorme di simboli e tradizioni. Credo anche di aver raggiunto un primato nella storia del fumetto. Lo scontro trascende presto il piano fisico per andare a toccare il valore iconico dei due personaggi coinvolti. Non voglio spoilerare troppo ma sappiate che non è uno di quei crossover in cui alla fine i protagonisti si alleano e finisce tutto a pizza e fichi, senza che nessuno si faccia veramente male”.

 

 

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