A “Roma di Sera” il primo ospite è Jacopo Scatà, Assessore al Commercio del Municipio I (centro storico). Secondo l’opposizione, m5s in testa, il Municipio “sarebbe al collasso per milioni di occupazioni di suolo pubblico mai pagati, perché mai richiesti!“.

“Posso smentire questa polemica ripresa oggi dalla stampa – spiega Scatà – in modo molto sereno, semplicemente perché non è vero. Abbiamo appena mandato migliaia di bollettini per il 2024, ma anche gli anni precedenti sono stati ionvioati e riscossi. Naturalmente, come tutte le tasse comunali, se non si pagano nei termini di 5 anni la sanzione passa alla Agenzia delle Entrate. Ma i nostri uffici, seppure sempre sotto organico, non hanno mai omesso di richiedere i pagamenti per dehors e pedane di bar e ristoranti”.

A Roma oggi sono arrivati “Ncc” da tutta Italia in corteo, provocando anche code. Protestano contro i “decreti Salvini” che colpiscono, dicono, al categoria.

“Non accettiamo – attacca Attilio Russo, di “Sistema Trasporti” Lazio – provvedimenti che ci colpiscono, per favorire i tassisti, come l’obbligo di un’ora di pausa tra una corsa all’altra, la richiesta di far sapere ogni percorso e quella di non poter utilizzare le agenzie di intermediazione, soprattutto. Modifiche così tagliano le gambe alla nostra categoria, che con i tassisti rappresenta l’unico servizio pubblico alternativo, sempre apprezzato dai clienti e dai turisti”.

Vandali sono entrati in azione nella Scuola primaria “Marta Russo”, nel quartiere Eur-Vallerano. Hanno imbrattato le aule e scritto frasi blasfeme. Un’azione ignobile che mortifica la comunità.

“Ma è anche l’ennesima riprova – protesta Mario Pagani Pres. “Cdq Vallerano” – che siamo un quartiere abbandonato a se stesso. Cinquemila abitanti che meriterebbero attenzione e invece ai tanti progetti che abbiamo presentato, come quello di un parco inclusivo e sensoriale fatto a spese nostre, non ci sono mai risposte dalle istituzioni. Manca anche la sicurezza e la scuola tra l’altro non aveva neanche un allarme. Vorremo vedere molte più forze dell’ordine qui a controllare la zona…”.

Silvia Paoluzzi, Segr. Naz. “Unione Inquilini”, denuncia invece l’assenza di un “Piano Casa” da parte del Governo. “Non è possibile investire soltanto sull’housing sociale – spiega – perché in Italia ci sono quasi un milione di persone in affitto che vivono in povertà. Servono politiche per le fasce più basse”.

E le graduatorie per le “case popolari” a Roma, come vanno?

“Ci sono 16.600 persone in attesa – sottolinea – e anche se negli ultimi due anni ne sono state assegnate di più degli anni scorsi, circa 450 l’anno, contro un centinaio, mi sento di dire che l’amministrazione Gualteri era partita bene, ma adesso il nostro giudizio è più negativo perché chiediamo politiche per la casa molto più concrete, in una Capitale dove sembra che le uniche case disponibili siano quelle per i turisti”.