A “Roma di Sera” affrontiamo il tema della sicurezza al Pigneto, nel Municipio V. Dopo diverse aggressioni a donne e risse in strada di giovanissimi, le Forze dell’Ordine hanno fatto diversi arresti, ed il Comune pensa a mettere telecamere di sorveglianza.

“Anche io sono stata aggredita un anno fa e derubata – racconta Daniela Amato, di “Salviamo il Pigneto” – quello che ti rimane è la grande paura e infatti ora spesso rientro a casa senza perdere tempo. Altre ragazze hanno creato una App apposita per tornare sicure. Qui da tempo si è creata una situazione diversa dai problemi della movida, perché c’è un concentrato di micro criminalità che si sposta e si ritrova tra le nostre strade... Sono impegni che ci trovano d’accordo, ma vogliamo fatti concreti che non vediamo ancora”. 

Il Campidoglio da oggi ha una nuova “Garante della tutela e del benessere degli animali”, è Patrizia Prestipino, già Presidente del Municipio IX, che ci concede un’intervista appena nominata, dove tocca molti temi.

“Sono molto contenta – dice – il mio sarà un incarico gratuito, ma avrò un ufficio dedicato e c’è tanto lavoro da fare. Siamo tra i primi Comuni ad avere questo ruolo e ringrazio Gualtieri, che è un Sindaco che sta facendo tantissimo, un lavoratore indefesso, magari meno avvezzo ai riflettori di Veltroni o Rutelli, ma è sempre l’ultimo ad andare via”. 

Poi annuncia la prima battaglia, quella contro le “botticelle” superstiti. “E’ stato da sempre un mio impegno – attacca – ed ora naturalmente sarò coerente. I vetturini possono usare le licenze per fare i tassisti, se vogliono, ma faremo in modo che le botticelle siano sostituite da mezzi elettrici, perché non è possibile nel 2024 vedere ancora i cavalli soffrire per lavorare in quelle condizioni, anche perché il clima è cambiato e il caldo aumenta”.

A Roma si continua a morire ogni giorno sulle strade e davanti alla Camera c’è l’ennesima protesta del movimento “No alla riforma del Codice della… strage”. Si vota la “Riforma Salvini”, che trova contrarie tutte le associazioni che si occupano di prevenzione e i familiari delle vittime della strada.

“Abbiamo fatto tante manifestazioni – racconta Francesca Chiodi, del “Movimento dei diritti dei pedoni”, in collegamento con noi – poi mail-bombing e anche phone-bombing al Ministero dei Trasporti, in migliaia hanno scritto e telefonato. Stiamo facendo tutto ciò che è possibile per fermare questa riforma assurda, che ci riporta indietro di anni, perché non colpisce il fattore velocità, che è la prima causa di morte, mentre toglie poteri ai Comuni, che sono gli unici a conoscere la propria città. Non ci fermeremo e se passerà la riforma alla Camera, allora la lotta si sposterà in Senato”.