Caso del bambino abbandonato ad Aprilia, si cerca ancora la madre. Il parere della psicoterapeuta sulla vicenda
Ospite in collegamento dott.ssa Gaia Vicenzi, psicoterapeuta
Sono ancora in corso le ricerche della donna che venerdì scorso ha abbandonato il figlio di circa 6 mesi in ospedale. I fatti sono avvenuti ad Aprilia, in provincia di Latina: la donna lascia il passeggino con dentro il piccolo nel corridoio del nosocomio e dice di dover andare in bagno. Non vedendola tornare, un infermiere capisce la situazione.
Da qui partiti tantissimi appelli, sia da parte del personale dell’ospedale che dallo stesso sindaco, che invitano la donna a ripensare alla scelta: “Se tornerà indietro la aiuteremo anche economicamente” ha detto il Primo cittadino apriliano.
Ma siamo sicuri che questa storia sia stata narrata in maniera “corretta”? Le immagini della donna sono state praticamente diffuse ovunque, sia sui quotidiani che (ovviamente) sui social. Una donna che decide di abbandonare il figlio in ospedale (per altro il posto più sicuro) magari vorrebbe mantenere l’anonimato? Fino a che punto possiamo “intrometterci” e pensare di sapere cosa è più giusto per questa donna? Potrebbero esserci alla base tantissime motivazioni diverse: problemi economici, psicologici, familiari e sociali.
“È chiaro che quando si parla di un fatto di cronaca di questo tipo – ha sottolineato la dott.ssa Gaia Vicenzi – ci viene naturale esprimere un nostro parere, ma dovremmo restare neutrali. È necessario capire che ci sono molti risvolti dietro e comunque ripensare anche al concetto di maternità: questa donna potrebbe aver avuto milioni di motivi che vanno compresi e non giudicati”.
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