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Lazio, Marusic aggredito in Serbia: il racconto dell’agente

Adam Marusic è stato uno dei migliori nella gara vinta a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Una prova di sostanza; dalle sue parti, infatti, giocava Domenico Berardi, l’uomo più pericoloso dei neroverdi, annullato dal terzino serbo, sempre attento a non concedere spazio all’esterno avversario. Eppure, Marusic pochi giorni prima aveva vissuto una notte di terrore.

Marusic, il racconto dell’aggressione

marusic lazio

Secondo quanto raccontato dal suo agente, Uros Jankovic, Marusic sarebbe stato vittima di un’aggressione in piena regola, con tanto di pistola puntata contro. L’episodio è avvenuto martedì sera, subito dopo la gara della nazionale serba giocata da titolare dallo stesso Marusic.

Secondo quanto raccontato da Jankovic, il terzino biancoceleste insieme al suo agente sono stati circondati da diverse macchine, poi minacciati. Jankovic, secondo quanto raccontato al portale vijesti.me avrebbe ricevuto anche diversi colpi in testa.

“Ho perso conoscenza”

Questo, nel dettaglio, il racconto dell’agente di Marusic, riportato da Lalaziosiamonoi.it: “Hanno aggredito me, Marusic, sua moglie e sua madre. Diversi aggressori mi hanno colpito con le pistole alla testa e ad altre parti vitali del corpo. Mi sono rotto lo zigomo e la gamba sinistra. Sono stato trasferito al Centro Clinico di Belgrado, dove sono stato operato. Siamo stati circondati da diverse auto. Il mio autista ha cercato di allontanarsi, poi è stato investito da un’auto proveniente dalla direzione opposta”.

E ancora: “Non sono riuscito nemmeno a salire sul veicolo, sono stato aggredito da dietro. Ad un certo punto ho perso conoscenza e hanno continuato a colpirmi con pistola e manganelli. Adam è intervenuto tempestivamente. Uno di loro ha puntato la pistola in direzione della testa e del petto di Marusic per evitare che mi aiutasse mentre mi picchiavano brutalmente. Sua madre, una donna di 60 anni, è stata spinta e ferita”.

Marusic su Milinkovic

Una notte di terrore per il terzino della Lazio, che solo pochi giorni fa, al programma televisivo Sportklub, parlava della sua stagione e dell’assenza di Milinkovic Savic: “Non è facile sopperire alla mancanza di Sergej, ha giocato otto anni nella Lazio, è stato la spina dorsale della squadra e uno dei migliori centrocampisti della Serie A. Adesso è passato un po’ di tempo, i nuovi arrivati si sono adattati al gioco sistema e credo che registreremo risultati migliori. Abbiamo perso le prime due partite contro avversari più deboli sulla carta, ma col tempo abbiamo iniziato a giocare meglio. Sono arrivati tanti nuovi giocatori, era necessario che si adattassero al sistema di gioco di mister Sarri”.

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