Giallo da film horror a Roma, dove nella chiesetta del Divino Amore di Villa Ada sono stati trovati un teschio e ossa umane. Dove? All’interno di una cripta posta alla base dell’altare. Sembra l’incipit di un film dell’orrore, ma è lo spettacolo che si è trovato di fronte qualcuno entrato nella chiesetta del parco via Salaria 267.
La cronaca di Roma
La persona in questione, appena ha capito che quelle che si era trovato di fronte erano ossa, quasi certamente umane, ha avvertito le forze dell’ordine. E fra i reperti sequestrati figurerebbe anche un teschio. Per prima cosa ora verranno effettuati dei test del Dna per capire di chi sono e a quando risalgono. Poi la fase successiva dell’indagini proverà a capire come siano arrivate lì.
Villa Ada, ora gli esami sulle ossa
Secondo una prima ricostruzione, gli agenti intervenuti sul posto hanno lasciato intatta la scena del ritrovamento. All’interno della cripta dentro la quale sono state ritrovate le ossa, non c’era nient’altro, nemmeno un panno per avvolgerle. Sul posto è intervenuta anche la Scientifica, per refertare quanto trovato.
Ora si passa alla fase delle analisi: quella del Dna servirà a capire, ad esempio, se le ossa in questione appartengano a qualcuno già noto alle forze dell’ordine attraverso la comparazione di altri tessuti genetici presenti nella banca dati.
Il ritrovamento delle ossa è avvenuto ieri mattina: la persona che si è trovata di fronte l’inquietante spettacolo ha chiamato le forze dell’ordine immediatamente intervenute sul posto.
I precedenti
Non è la prima volta che le ville romane nascondono macabri segreti. Proprio a Villa Ada, dieci anni fa, il bunker antiaereo dei Savoia era diventato il covo di riti satanici. Tra disegni del demonio, scritte inquietanti (
“Lucifero è con te”, “Questa scala porta all’inferno”), gli stretti cunicoli del bunker sembravano la discesa negli inferi.
Più recente, invece, la questione che ha coinvolto villa Doria Pamphilj, dove nel 2017 sono stati trovati appunti e formule riconducibili a riti satanici, come aveva denunciato allora Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia e il capogruppo in municipio XII Giovanni Picone: “Oltre a dover approfondire questa macabra scoperta, ancor più inquietante nel giorno di Ognissanti, dobbiamo capire se a Villa Pamphilj ci siano stati segnali o indizi nei mesi precedenti di satanismo, soprattutto durante la notte chiederemo una bonifica e un controllo per comprendere se nel luogo dove sono stati rinvenuti queste tracce, siano presenti degli oggetti che vengono lasciati proprio in occasione di questi rituali satanici”.